Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 17/12/2025 Aggiornato il 17/12/2025

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.

Una domanda di: Pina
Mia sorella ha consumato per sbaglio una confezione di salmone affumicato scaduto a ottobre che per sbaglio era rimasto nel frigorifero. Non aveva né odore né colore sgradevole tanto che si è accorta solo quando ha buttato la busta che era scaduto. Sono passate 24 ore. Entro quanto si potrebbero manifestare sintomi di infezione? E in assenza di sintomi si può stare tranquilli? Si può fare qualcosa in via preventiva?
Grazie.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile signora,
i sintomi di un'intossicazione intestinale possono comparire a distanza di poche ore o anche di uno o più giorni dal momento dell'assunzione del cibo avariato a seconda del tipo di agente infettivo contaminante. I sintomi più comuni sono vomito e diarrea, malessere generale, raramente rialzo della temperatura. Se sua sorella è incinta è opportuno che, nel caso comparissero le manifestazioni, contatti il suo ginecologo. In caso di sintomi gravi che tendono a protrarsi bisogna comunque consultare il medico, anche al di fuori di una gravidanza. Come prevenzione in senso stretto non c'è nulla, può comunque essere opportuno idratarsi il più possibile bevendo acqua a piccoli sorsi. Ancora una volta desidero ricordare di controllare sempre le scadenze degli alimenti confezionati prima di consumarli. Cordialmente.

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