Ho 31 anni e alle spalle 2 gravidanze andate male a circa 8/9 settimane + una andata a buon fine. Mio figlio ha tre anni + successivamente un’altra andata male. Ho fatto tutte visite del caso in un centro di poliabortività ma non hanno riscontrato problemi. Per scrupolo mi hanno prescritto progesterone e cardirene dal risultato positivo della gravidanza, ora infatti sono nuovamente incinta a 4+1, ho fatto le beta e sono raddoppiate in due giorni. Ho avuto delle perdite rosate che mi fanno stare in pensiero. Mi viene da pensare che possano essere legate a capillari rotti anche perché prendo ovuli di progesterone per via vaginale. Potrebbe essere? Secondo lei è il caso di aumentare la dose di progesterone (al momento ne prendo 2×200) o non ha alcun senso? La ringrazio.

Elisa Valmori
Salve cara signora, le perdite ematiche in gravidanza iniziale anche se di colore rosato e di entità minima ci fanno stare in pensiero sempre e comunque. Direi che è inevitabile: in gravidanza la regola è che le mestruazioni siano assenti e qualsiasi sgocciolamento ci fa temere il peggio. Non è facile determinare la causa delle perdite ematiche che purtroppo possono proseguire anche a lungo senza che comportino necessariamente una patologia della gravidanza. Potrebbe trattarsi con grande probabilità di perdite legate all’impianto dell’embrione in utero e allo sgocciolamento che provoca il suo annidarsi dentro di esso (quindi la sua ipotesi dei “capillari rotti” si spiegherebbe in questi termini). Direi di osservare l’andamento di queste perdite nei prossimi giorni e valutare se si riducono anche grazie all’impiego del progesterone (che è già a dosaggio pieno e a mio avviso non occorre incrementare oltre 200 mg X 2/die). Se poi le perdite dovessero persistere, si potrebbe indagare bene con l’ecografia l’eventuale presenza di aree di distacco chorion-deciduale (ossia nella placenta) e alla visita con lo speculum la presenza di un ectropion o piaghetta. Una volta giunta nel secondo trimestre di gravidanza si potrebbe ipotizzare di effettuare anche il pap test qualora il suo ultimo fosse ormai datato (intendo eseguito almeno 2 anni fa). Inoltre, potremmo eventualmente escludere la presenza di infezioni vaginali o cervicali mediante dei tamponi dedicati, a discrezione del Curante. Rispetto al progesterone, dato che è l’ormone che sostiene la gravidanza, che mantiene l’utero al riparo dalle contrazioni e che non ha particolari controindicazioni, noi ginecologi siamo propensi a prescriverlo alle mamme in gravidanza complicata da perdite ematiche. Le capsule di progesterone si possono utilizzare direttamente a livello vaginale oppure per bocca. In teoria, meglio per via vaginale: hanno effetto diretto in sede e non comportano appesantimento della digestione come invece nell’assunzione orale. In presenza di perdite ematiche ABBONDANTI si privilegia l’assunzione per bocca in quanto l’assorbimento per via vaginale sarebbe compromesso. Spero di averle risposto e soprattutto che lei riesca nel suo desiderio di dare un fratellino al suo primo figlio, cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.