Lo scorso 26 gennaio, dopo 10 giorni di ritardo e dopo aver effettuato un test di gravidanza con esito negativo, mi arriva il ciclo. Di un”abbondanza
mai avuta prima. Per circa una settimana così, poi tregua per circa 4 giorni con perdite di colore marrone fino ad arrivare al 9 febbraio di nuovo con
il ciclo. Il 10, il ginecologo esegue un’ecografia transvaginale e non vede nulla nell’utero. Nella stessa mattina mi prescrive pillola per
regolarizzare il ciclo ma nel frattempo mi fa fare anche l’esame per il dosaggio delle beta-hCG per escludere la possibilità di un aborto spontaneo. Mercoledì 14 arrivano i
risultati: avevo 654,3 perciò mi dice di interrompere la pillola e mi spedisce subito in reparto per valutare raschiamento. La ginecologa di turno mi riesegue ecografia transvaginale, utero pulito perciò ne esco con la prescrizione di ripetere le beta hcg. Nuovo valore di giovedì 15: 477. Dal momento che i due prelievi sono stati analizzati da due laboratori diversi, ripeto le analisi anche stamattina (sabato 17) nello stesso laboratorio utilizzato il giovedi 15: beta di nuovo a 609. Oggi, dal 26 gennaio, mi trovo ancora con perdite che variano dal marrone lieve al rosso/rosa più denso e con le beta che aumentano anziché diminuire.
Con gli specialisti che non mi danno riscontro. Mi sento un po’ persa e preoccupata.
Elisa Valmori
Salve signora,
in effetti è davvero strano che dopo tutte quelle perdite ematiche così abbondanti lei veda un aumento delle beta-hCG.
Direi che possiamo prospettare due scenari alternativi: nel primo potrebbe esserci una gravidanza evolutiva (ma non mi spiego come mai ecograficamente i colleghi abbiano definito l’utero “pulito”: in caso di gravidanza abbiamo sempre un ispessimento dell’endometrio), nel secondo potremmo avere invece una patologia del trofoblasto (quindi con beta-hCG in aumento ma anche qui ecograficamente l’utero dovrebbe avere al suo interno un ispessimento marcato dell’endometrio). Come vede, anch’io non mi spiego la sua situazione e posso solo consigliarle di proseguire sia il monitoraggio delle beta-hCG, sia il monitoraggio ecografico, tenendo presente che quando le beta-hCG raggiungono le 1000 unità, ci aspettiamo di vedere la camera gestazionale in utero.
Al prossimo prelievo per le beta-hCG, potrebbe valer la pena di effettuare anche un esame emocromocitometrico così da valutare il valore della sua emoglobina e dell’ematocrito, così da decidere se lei abbia magari bisogno di integrare del ferro per bocca, così da compensare le recenti perdite ematiche.
Spero di averle risposto, comunque rimango a sua disposizione se desidera tenermi aggiornata, cordialmente
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