Sanguinamento che non si arresta a vari giorni dopo la conizzazione

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/10/2024 Aggiornato il 29/10/2024

Dopo un intervento di asportazione effettuato sul collo dell'utero è normale che si verifichi un sanguinamento, tutta via se le perdite non si arrestano per giorni e sono particolarmente importanti è bene sottoporsi a un controllo.

Una domanda di: Angela
Il 16 ottobre ho avuto una conizzazzione con laser in ambulatorio, cin 2. A parte il male che ho avuto durante l’intervento, la cosa che mi preoccupa di più sono le perdite di sangue rosso vivo iniziate 2 giorni dopo l’intervento, che stanno continuando tipo mestruazione. Prendo il Coumadin per una sostituzione di valvola aortica intervento fatto 10 anni fa. Due giorni prima dell’intervento ho sospeso il Coumadin e fatto le punture. Il giorno dell’intervento il medico mi ha detto di riprendere il Coumadin. Sono normali queste continue perdite? Può influire il Coumadin? Il mio medico mi ha fatto fare gli esami del sangue emoglobina ok 15.5 , ferro 48 un po’ basso…aspetto sue notizie. Grazie. Tutti mi dicono ( il mio medico, il mio ginecologo come anche chi mi a operato) che è normale avere delle perdite ma io sono terrorizzata. Spero di essermi spiegata bene.

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora, la conizzazione per la presenza di una patologia pre tumorale (CIN due) è un intervento diagnostico terapeutico, in quanto permette al chirurgo di asportare la zona di collo dell’utero (cervice uterina) per poter confermare la presenza della lesione (tempo diagnostico) e asportarla con verifica istologica (tempo terapeutico). La procedura può essere effettuata con diverse tecniche distruttive o escissionali. Nel suo caso la tecnica prevede di lasciare la zona operata correttamente aperta in modo che si venga a formare una cicatrice che nell’arco di 30/40 giorni possa guarire. Il periodo che intercorre però dall’intervento alla guarigione è caratterizzato da queste perdite di muco e sangue perché la zona interessata dall’intervento deve ricostruirsi. Certamente l’uso di anticoagulanti come nel suo caso può talvolta facilitare sanguinamento, ma è da ritenersi come un evento normale, come del resto le hanno detto i colleghi. Naturalmente, se il sanguinamento dovesse avere caratteristiche più abbondanti, può essere utile un controllo da parte del suo ginecologo di riferimento o del chirurgo che ha effettuato l’intervento, per verificare che non sia necessario prendere provvedimenti. Contatti quindi nel dubbio i colleghi per accertarsi che non serva agire in modo particolare. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti