Sanguinamento importante alla ripresa dei rapporti dopo 40 giorni dal parto

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 07/11/2022 Aggiornato il 07/11/2022

Un sanguinamento eccessivo a più di un mese dal parto e in concomitanza con la ripresa dei rapporti sessuali rende opportuno un controllo ginecologico "in presenza".

Una domanda di: Vanna
Salve dottoressa, le scrivo per avere un’informazione. Ho superato i 40 giorni di puerperio il 25/10/2022. (Le lochiazioni erano già sparite una settimana prima). Il 26/10 mi sono recata dal mio ginecologo per fare la visita e mi ha assicurato che il mio utero fosse tornato alla sua forma normale, dandomi anche il via libera per quanto riguarda l’avere rapporti. Nel momento in cui ho avuto rapporti, ho cominciato a perdere un po’ di sangue (fin qui, niente di preoccupante, dato che 15 minuti dopo era già finito). Con il passare dei giorni, però, le perdite di sangue hanno cominciato ad aumentare lievemente e ad assumere un colore più scuro (diciamo tendente al bordeaux). Queste perdite non si sono fermate, sono diminuite, lasciandomi solo delle macchioline marroncine o rosa sul salvaslip. Ho contattato il mio ginecologo e mi ha tranquillizzato dicendomi che fosse normale e che stavo ancora ristabilizzandomi (cosa alquanto strana, dato che mi aveva assicurato alla visita che fosse tornato tutto alla normalità). Fino ad arrivare ad oggi quando, con una minima penetrazione, le perdite di sangue sono aumentate di nuovo (e continuano ad aumentare), hanno assunto colore rosso vivo e sono accompagnate da sintomi come: giramenti di testa, debolezza, crampi al basso ventre e alla schiena (a volte anche alle ovaie), vampate di calore, sudorazione, irritabilità e senso di svenimento. Specifico che effettuo allattamento al seno esclusivo. Vorrei sapere di cosa si tratta e come dovrei comportarmi, grazie. Mi scuso per l’infinità di parole, ma ho voluto essere il più dettagliata possibile. Grazie.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, dai sintomi che mi riporta mi sorge il dubbio che con la ripresa dei rapporti magari qualche punto di sutura si sia lasciato andare in sede pelvica e che queste perdite che si presentano in occasione dei rapporti siano quindi dovute ad una piccola abrasione/ferita. Credo che occorra una visita di persona per verificare la mia ipotesi e qualora non avesse occasione di ritornare dal Curante le rimane il pronto soccorso ostetrico (è ancora una puerpera anche dopo il 40° giorno dal parto, in fin dei conti). I sintomi che lei mi riporta mi sembrano giustificare un accesso in pronto soccorso: sembrano sottendere un quadro di anemia. In allattamento, specie nei primi mesi, è facile che il ciclo non si ripresenti anche per permetterci di ripristinare le scorte di ferro che sono state azzerate dalla gravidanza. Le perdite dopo il parto di solito sono ematiche solo nei primi giorni e poi sempre più sierose: non dovrebbe aver mestruato per 40 giorni, giusto? In ogni caso, in attesa della visita ginecologica, credo sia opportuno iniziare ad assumere un multivitaminico contenente ferro e acido folico in modo da sostenersi al meglio anche dal punto di vista della “carica vitale”. Spero di esserle stata di aiuto, resto a disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Regressione nel linguaggio in un bimbo di 18 mesi: c’è da preoccuparsi?

24/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il dubbio che il bambino sia interessato da un disturbo del neurosviluppo è opportuno richiedere il parere di uno specialista.   »

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti