Una domanda di: Claudia
Sono a 12+5 settimane della mia seconda gravidanza e fin dall'inizio ho avuto alcuni problemi con le perdite ematiche. A 5 settimane mi reco in ps per perdite rosso vivo non abbondanti e si vede una piccola area di distacco di 4,2 mm. Mi dicono che non è nulla di preoccupante, solo l'embrione che aveva provato ad impiantarsi in un punto ma, non riuscendoci, si è impiantato altrove creando piccole perdite. Mi prescrivono progesterone e vita tranquilla. Dopo due settimane la mia ginecologa non rileva più in ecografia l'area di distacco. A distanza di altre due settimane altri sanguinamenti, questa volta scuri, di cui non si individua con precisione la causa. Continuo il progesterone. A 11 settimane ho di nuovo perdite rosso vivo scarse ma mi precipito subito dal medico che rileva "piccola area di scollamento tra amnios e parete posteriore Siam 13mm×3.9mm". Riposo assoluto per 2 giorni e vita tranquilla più buscopan fino a fine perdite. Una settimana dopo non rileva più l'area di scollamento e mi dà il via libera per una breve gita al mare (2 ore di macchina circa). Le perdite però a distanza di 2 settimane continuano. Sono scarse e marrone scuro ma costanti. Sono preda dei sensi di colpa per aver intrapreso una vacanza in concomitanza con questa problematica e mi chiedo se sia normale avere ancora perdite dopo che il distacco è riassorbito. Grazie in anticipo per la risposta. Un caro saluto.

Elisa Valmori
Salve Claudia,
noi ginecologi ribadiamo sempre che "ogni gravidanza è a sé". Immagino che con il primo figlio lei non abbia dovuto tribolare così fin dalle prime settimane...vero?
Che dirle di queste perdite ematiche? Intanto come ha potuto verificare lei stessa, la gravidanza può proseguire anche a dispetto di perdite ematiche ricorrenti e lei è già arrivata alla fine del primo trimestre, anche se immagino provata psicologicamente da questo altalenarsi di sintomi. La cosa che mi dispiace, è che lei si definisca "preda dei sensi di colpa" per aver intrapreso questa vacanza al mare. A mio avviso, concedersi una vacanza può essere semmai considerata la terapia migliore in casi come il suo. Sì, è vero che ci può essere il disagio del viaggio (ma due ore di auto non sono certo eccessive) ma poi si recupera con vita all'aria aperta e ritmi comunque più distesi di quelli soliti domestici (c'è sempre così tanto da fare in casa tra i vari mestieri, la cucina, lo stiro, il bucato...non si riesce mai a fermarsi per leggere un buon libro o ascoltare un po' di musica, dico bene?). Lei riferisce perdite scarse e marrone scuro e questo è un dato positivo. Però sarebbe utile cercare di capire la causa di queste perdite, se vengano dall'utero (quindi associate a qualche tipo di distacco oppure di inserzione bassa della placenta) o dal collo uterino o ancora dalla vagina. A giudizio del Curante, potrebbe valer la pena di effettuare dei tamponi vaginali o cervicali in modo da escludere la presenza di microbi in queste sedi. Inoltre, alcuni propongono di assumere del Magnesio (ad esempio DAV compresse) in modo da mantenere l'utero rilasciato e facilitare il riassorbirsi del distacco. Altri invece suggeriscono un'integrazione con ovuli di Progesterone (ad esempio Progeffik 200 mg 1 ovulo vaginale alla sera).
Insomma, a mio parere se le perdite continuano è utile fare riferimento al Curante per capire cosa le stia alimentando e come sia meglio procedere sia in termini di terapia farmacologica che di stile di vita (d'accordo: è utile evitare gli sforzi e i rapporti sessuali ma NON è certo il caso di restare a riposo assoluto a letto!).
Spero di averle risposto e di averla rincuorata, cordialmente.
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