Gentile dottoressa, sette anni fa ho avuto un aborto alla 6^ settimana. Questa è la mia seconda gravidanza e ho 39 anni. Un paio di giorni fa, a 6 settimane + 5 giorni
ho avuto delle perdite marroni. Sono andata al Pronto Soccorso, dove con un’ecografia la dottoressa ha rilevato uno scollamento amniocoriale al polo
inferiore di 27x9x16mm, definito dalla dottoressa “grande”. L’embrione, di sviluppo pari a 7+1, era in sede e c’era battito. La dottoressa mi ha
prescritto ovuli di progesterone da 200 mg solo la sera e nessun riposo, invitandomi a continuare la mia consueta vita, che prevede 80 km in auto a/r
per recarmi al lavoro. Vorrei chiederle: la macchina può essere pericolosa nei casi come il mio? Vedo che molti medici prescrivono ovuli 2 volte al
giorno: dovrei farlo anche io? La questione che mi angoscia maggiormente è che il mio emogruppo è 0 negativo, e non mi è stata fatta la puntura di
immunoglobuline: non era necessaria, considerando il precedente aborto (mio marito è A+). Avrò la prima ecografia la prossima settimana, ma nel
frattempo ho queste domande che non mi fanno stare tranquilla. La ringrazio molto per la sua cortese risposta.
Elisa Valmori
Salve signora, ha tante domande e cerco di rispondere a tutte sinteticamente.
Innanzitutto l’impiego dell’automobile in gravidanza. Direi che non ci sono rischi se lei percorre strade asfaltate, diverso se percorresse strade sterrate oppure se utilizzasse il motorino: avrebbe delle sollecitazioni sull’utero non proprio salutari.
Il tragitto che deve affrontare quotidianamente mi pare piuttosto impegnativo per cui mi sento di consigliarle di non strafare e di accontentarsi di proseguire il lavoro fuori casa, lasciando la cura della casa in sospeso per quanto possibile.
Mi chiede se sia meglio un ovulo o due. Io concordo sull’impiego di un solo ovulo serale in quanto stando sdraiata tutta la notte sarà assorbito al meglio. Mettere l’ovulo anche al mattino e poi stare in piedi o seduta il resto della giornata comporterebbe un assorbimento certamente molto limitato: l’ovulo si sfalda e fuoriesce per gravità nel giro di poco. Inoltre le perdite ematiche sembrano per fortuna essersi fermate e questo fa ben sperare per il buon andamento della gravidanza.
Infine il tema dell’immunoprofilassi. Non è indicata l’iniezione di immunoglobuline contro il fattore Rh in caso di lieve minaccia di aborto e per giunta in un’epoca gestazionale così precoce. Sarà indicata qualora lei decidesse di sottoporsi a procedure di diagnosi prenatale invasiva (villocentesi o amniocentesi per intenderci) oppure a partire dalla 28° settimana di gravidanza in quanto a quell’epoca i pori presenti sui villi della placenta hanno un calibro che consente il passaggio ai globuli rossi fetali. Prima di allora, non è così comune che possa esserci passaggio di sangue da parte dell’embrione/feto al circolo materno e quindi l’iniezione non è necessaria se non in caso di procedure invasive o traumi addominali che possano mettere in contatto il sangue del nascituro con quello materno. Immagino lei abbia già effettuato oppure le sia stato prescritto tra gli esami ematochimici il test di Coomb’s indiretto. Se negativo, significa che va tutto bene: non ha sviluppato anticorpi contro il fattore Rh espresso sui globuli rossi di chi ha il gruppo positivo come suo marito e con grande probabilità anche i vostri figli (ma potrebbero anche nascere figli di gruppo negativo come lei, in tal caso non dovrà ripetere l’immunoprofilassi dopo il parto).
Spero di averla rassicurata, comunque resto a disposizione se avesse ulteriori dubbi o perplessità
Cordialmente.
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