Secchezza e microlesioni vaginali a tre mesi dal parto

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/12/2024 Aggiornato il 18/12/2024

La secchezza vaginale così come altri piccolu fastidi che interessano l'area genitale tendono a risolversi con la ripresa dell'attività ovarica che se si allatta può avvenire dopo alcuni mesi dal parto.

Una domanda di: Roberta
Salve, ho partorito quasi 3 mesi fa. Parto naturale con episiotomia e lacerazione.
Mi sono ripresa abbastanza velocemente ma da circa 15 giorni ho iniziato ad accusare fastidio/dolore in zona vaginale e, dopo la visita ginecologica, mi
è stato detto che ho microlesioni vaginali dovute probabilmente alla secchezza causata dal calo di estrogeni in allattamento. Ho usato
fitostimoline crema ma non è che abbia avuto granfi risultati. Le mie domande sono:
è normale questa situazione? Cosa potrei fare per stare definitivamente meglio? Tornerò come prima del parto?
Tra l’altro ho anche un problema di emorroidi che non rientrano. Non ho dolore ma il fatto che nn riescano a rientrare mi crea ansia (ho già usato creme
e supposte di cortisine-interrotte in quanto sto allattando). Sarei felice di avere un consiglio anche su questo.
Grazie mille.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora mamma, capisco la sua preoccupazione per tanti piccoli disturbi che si sommano in una fase della vita in cui si vorrebbe essere al top della forma per poterci prendere cura dei nostri piccoli…
A mio parere può essere una buona idea che lei chieda di essere visitata in consultorio da un’ostetrica in quanto sono proprio loro che si occupano del pavimento pelvico e dei suoi possibili acciacchi dopo il parto (e non solo!).
In consultorio la valutazione dovrebbe essere persino gratuita, quindi a parte la fatica di organizzarsi con un bimbo/a piccolo, credo sia davvero un’occasione da sfruttare.
Rispetto alle microlesioni vaginali e alla secchezza, dal momento che immagino il problema si ponga soprattutto in occasione dei rapporti, potrebbe valere la pena di utilizzare dei lubrificanti (ad esempio Lubrivit della VEA, a base di ingredienti naturali e vitamina E).
In allattamento è abbastanza comune questa condizione di secchezza: avendo lei partorito da poco, le sue ovaie si presume siano ancora inattive e lei non sia già ritornata fertile.
Diciamo che almeno per i primi sei mesi dopo il parto è facile che le cose si mantengano così.
Dopo i sei mesi, iniziando lo svezzamento, facilmente lei noterà un ritorno alla fertilità e anche la secchezza vulvare/vaginale sarà certamente minore.
Lei si chiede se tornerà come prima del parto. Direi che si torna come prima e anche più di prima!
Nel senso che con un piccolo a cui badare può essere che i rapporti non abbiano più la frequenza degli inizi, saranno facilmente più diradati ma certamente ancor più desiderati. I figli non tolgono nulla all’intimità di coppia, semmai ravvivano il desiderio.
A proposito di desiderio, in allattamento solitamente non si ha solo l’impaccio della secchezza ma anche quello della libido praticamente azzerata.
Ed anche questo è fisiologico. Siamo a tal punto immerse nella cura dei nostri piccoli che quasi ci scordiamo di avere un uomo che ci desidera anche fisicamente. Quindi occorre vincere un po’ di resistenza da parte nostra e anche per i compagni sarà una buona idea non entrare a gamba tesa (come si suol dire) ma avere la pazienza di dare spazio ai preliminari, senza fretta…
Le emorroidi che faticano a rientrare sono anch’esse parte della riabilitazione del pavimento pelvico che immagino l’ostetrica le proporrà.
Quanto al trattamento, le segnalo che tutte le pomate sono compatibili con l’allattamento (preparazione H, Proctosol, Proctolyn…) e persino il Daflon compresse è perfettamente compatibile (è un vasoprotettore, in compresse da 500 milligrammi, da assumere in fase acuta nel dosaggio di 2 compresse per 3 volte al giorno, nel suo caso immagino si possa iniziare con 1 compressa mattino e sera), così come lo erano le supposte di cortisone.
Inoltre sarebbe interessante sapere se lei riesce a scaricarsi regolarmente e se fa fatica o meno. Di solito in presenza di emorroidi si cerca di mantenere le feci più morbide, arricchendo la dieta di acqua e fibre (alimenti integrali, prugne secche, kiwi, mele cotte…) e, casomai non dovesse bastare, assumendo integratori quali la fibra di Psyllium (ad esempio Psyllogel bustine) oppure il Macrogol (lassativo osmotico, richiama acqua nelle feci e velocizza il transito).
Un ultimo accorgimento per facilitare l’evacuazione: si può posizionare un piccolo rialzo (uno sgabellino di quelli che aiutano i bimbi a raggiungere il lavandino per intenderci) quando si siede sul water, di modo da avere le gambe più piegate…provare per credere!
Spero di averle risposto e di averla rassicurata, cordialmente.

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