Senso di colpa dopo una scelta difficile

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/11/2020 Aggiornato il 16/11/2020

Pensare e ripensare a un passo già compiuto di cui ci si è pentiti serve solo a farsi del male.

Una domanda di: Pasqualina
Salve, dottoressa.
È da 5 mesi che ho interrotto la gravidanza a causa della mia ansia. Quando ho fatto ivg farmacologico ero a fine 5a settimana.
Il ginecologo quando mi fece l’ecografia a 5 + 3, settimane mi disse che non si vedeva nulla, solo una piccola camera gestazionale vuota e beta-hCG a 6000. Inoltre nelle pareti dell’utero vi era una chiazza di sangue. È normale tutto ciò? Non vivo più da allora la mia vita si è fermata da allora non riesco a capire e cercare una giustificazione al mio folle gesto. La prego di rispondermi, un caro saluto.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Cara signora, vorrei poterle fare arrivare un abbraccio attraverso la rete…mi dispiace per quello che le è accaduto e per come sta vivendo ora!
Sicuramente l’ansia è un “bel” fardello con cui fare i conti per tutta la vita, mi auguro però che lei sia accompagnata da persone competenti (e umanamente accoglienti) per tenerla a bada e permetterle di cogliere tutto il positivo che nella vita c’è anche se a volte non siamo più capaci di vederlo.
La gravidanza che ha interrotto farmacologicamente forse si sarebbe comunque fermata…capita più spesso di quanto non si creda. Anche se le beta erano corrispondenti all’epoca di gravidanza (ossia 5 settimane), non si vedeva ancora l’embrione dentro la camera gestazionale…forse qualcosa non stava andando per il meglio e inconsapevolmente lei ha agito di conseguenza, credo che ritornare sulle ragioni del suo gesto sia il modo migliore per farsi male sempre e di nuovo, quasi un tentativo di espiare una colpa auto-punendosi. Per chi ha fede, nessuno di questi bimbi va mai perduto: sono già al sicuro in Paradiso. Inoltre, lei che è passata da questa vicenda dolorosa, potrà nel tempo aiutare altre donne a scegliere il meglio per sé e i loro figli…
Capisco di averle risposto più sul piano umano che su quello medico-scientifico ma ho l’impressione che la sua domanda sconfini il mio ambito e richieda una riflessione più ampia. Spero di averla aiutata, resto a sua disposizione se desidera, cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti