Sertralina in gravidanza: è vero che darà tremori al neonato?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/06/2025 Aggiornato il 11/06/2025

La sertralina non dà dipendenza farmacologica quindi non è vero che dopo il parto espone il neonato a gravi problemi. Anche in gravidanza, se è necessario assumerla meglio farlo perché sarebbero ben maggiori i rischi di sospenderla.

Una domanda di: Elena
Buongiorno Dottoressa,
in vista di una gravidanza sto valutando di sospendere la sertralina da 50 mg che prendo da anni dopo un episodio di anoressia nervosa. Mi spaventa molto perdere la mia stampella e non nego che solo all' idea ho una gran paura. Dall' altro lato leggo di bimbi con crisi di tremori alla nascita per astinenza da sertralina? È vero? Succede il tutti i casi? Non vorrei mai fare pagare a un neonato qualcosa per causa mia. Grazie mille in anticipo.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
sono profondamente convinta che sia indispensabile un confronto col suo Curante psichiatra per poter valutare se sia saggio o meno sospendere la sertalina in vista della gravidanza che desidera ricercare. Anche durante la gravidanza, sarà opportuno che lei continui ad essere seguita dallo psichiatra di fiducia, se possibile in accordo con il ginecologo curante…qualora non fossero in accordo, le consiglio di metterli in contatto: vedrà che sarà tutto più semplice. In gravidanza in caso di ansia e/o depressione, si può valutare che farmaco alternativo assumere, scegliendo tra la Venlafaxina oppure un farmaco della famiglia degli SSRI (come Paroxetina, Sertralina o Citalopram che hanno anche il pregio di essere compatibili in allattamento). Teniamo presente che, una volta sospeso il trattamento, se dovesse essere nuovamente indicata la terapia, occorreranno 2/3 settimane perché il farmaco sia pienamente efficace, motivo per cui secondo me non è prudente sospenderlo durante la gravidanza ma casomai dopo il parto… In ogni caso, è fondamentale non trascurare il dosaggio di questi farmaci: in gravidanza si consiglia di assumere il "dosaggio minimo efficace", ma questo non significa che le dosi di farmaco debbano essere ridotte rispetto al dosaggio normale dell'adulto, anzi! Quindi, per esempio, di sertralina il dosaggio può essere compreso tra i 50 e i 150 mg/die, paroxetina oppure citalopram 20-40 mg/die, Venlafaxina 75-150 mg/die. Lei sta assumendo al momento un dosaggio davvero modesto di sertralina: può proseguire il trattamento senza far correre alcun tipo di rischio al suo bambino. Rispetto al timore che il nascituro possa andare in crisi di astinenza, mi sento di tranquillizzarla: la sertralina NON dà dipendenza farmacologica come invece le benzodiazepine (En, Xanax, Tavor...e in generale le sostanze che finiscono per "-azepam"). Alla nascita i bambini esposti in utero agli SSRI (i farmaci della famiglia della sertralina) potrebbero avere dei sintomi transitori di maggior fatica nell'adattarsi alla vita extrauterina ma si tratta di sintomi lievi che il neonatologo saprà monitorare al meglio e che la mamma con la sua presenza certamente mitigherà ulteriormente. Sono convinta che sia meglio per lei e per il suo bambino affrontare l'avventura della gravidanza e del parto con un piccolo sostegno farmacologico e chissà che l'esperienza della maternità le possa essere di aiuto per non aver più bisogno di questi farmaci? Glielo auguro di cuore!
Spero di averla rincuorata e di risentirla presto con buone nuove...chissà...
Cordialmente.

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