Sertralina in gravidanza: è vero che darà tremori al neonato?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 11/06/2025 Aggiornato il 18/09/2025

La sertralina non dà dipendenza farmacologica quindi non è vero che dopo il parto espone il neonato a gravi problemi. Anche in gravidanza, se è necessario assumerla meglio farlo perché sarebbero ben maggiori i rischi di sospenderla.

Una domanda di: Elena
Buongiorno Dottoressa,
in vista di una gravidanza sto valutando di sospendere la sertralina da 50 mg che prendo da anni dopo un episodio di anoressia nervosa. Mi spaventa molto perdere la mia stampella e non nego che solo all' idea ho una gran paura. Dall' altro lato leggo di bimbi con crisi di tremori alla nascita per astinenza da sertralina? È vero? Succede il tutti i casi? Non vorrei mai fare pagare a un neonato qualcosa per causa mia. Grazie mille in anticipo.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora,
sono profondamente convinta che sia indispensabile un confronto col suo Curante psichiatra per poter valutare se sia saggio o meno sospendere la sertalina in vista della gravidanza che desidera ricercare. Anche durante la gravidanza, sarà opportuno che lei continui ad essere seguita dallo psichiatra di fiducia, se possibile in accordo con il ginecologo curante…qualora non fossero in accordo, le consiglio di metterli in contatto: vedrà che sarà tutto più semplice. In gravidanza in caso di ansia e/o depressione, si può valutare che farmaco alternativo assumere, scegliendo tra la Venlafaxina oppure un farmaco della famiglia degli SSRI (come Paroxetina, Sertralina o Citalopram che hanno anche il pregio di essere compatibili in allattamento). Teniamo presente che, una volta sospeso il trattamento, se dovesse essere nuovamente indicata la terapia, occorreranno 2/3 settimane perché il farmaco sia pienamente efficace, motivo per cui secondo me non è prudente sospenderlo durante la gravidanza ma casomai dopo il parto… In ogni caso, è fondamentale non trascurare il dosaggio di questi farmaci: in gravidanza si consiglia di assumere il "dosaggio minimo efficace", ma questo non significa che le dosi di farmaco debbano essere ridotte rispetto al dosaggio normale dell'adulto, anzi! Quindi, per esempio, di sertralina il dosaggio può essere compreso tra i 50 e i 150 mg/die, paroxetina oppure citalopram 20-40 mg/die, Venlafaxina 75-150 mg/die. Lei sta assumendo al momento un dosaggio davvero modesto di sertralina: può proseguire il trattamento senza far correre alcun tipo di rischio al suo bambino. Rispetto al timore che il nascituro possa andare in crisi di astinenza, mi sento di tranquillizzarla: la sertralina NON dà dipendenza farmacologica come invece le benzodiazepine (En, Xanax, Tavor...e in generale le sostanze che finiscono per "-azepam"). Alla nascita i bambini esposti in utero agli SSRI (i farmaci della famiglia della sertralina) potrebbero avere dei sintomi transitori di maggior fatica nell'adattarsi alla vita extrauterina ma si tratta di sintomi lievi che il neonatologo saprà monitorare al meglio e che la mamma con la sua presenza certamente mitigherà ulteriormente. Sono convinta che sia meglio per lei e per il suo bambino affrontare l'avventura della gravidanza e del parto con un piccolo sostegno farmacologico e chissà che l'esperienza della maternità le possa essere di aiuto per non aver più bisogno di questi farmaci? Glielo auguro di cuore!
Spero di averla rincuorata e di risentirla presto con buone nuove...chissà...
Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Farmaci antifebbrili e antinfiammatori assunti prima di sapere di essere incinta: ci sono rischi?

29/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Gli studi disponibili sull'uso nel primo trimestre di gravidanza di paracetamolo, ibuprofene (Brufen) e flurbiprofene (Neo Borocillina gola e dolore), valutati nel loro complesso, non documentano un'associazione con un maggior rischio di malformazioni.   »

Zoloft assunto in gravidanza e rischio autismo nel bambino

24/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, non ci sono evidenze che i bimbi esposti in utero a terapie farmacologiche a base di psicofarmaci SSRI (per esempio, Zoloft) siano predisposti a sviluppare un disturbo dello spettro autistico.   »

Pregabalin contro il dolore neuropatico: è sicuro in gravidanza?

15/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Non sembra che il farmaco Pregabalin causi malformazioni nel feto, tuttavia può essere opportuno che il medico curante consideri anche le alternative terapeutiche che si sono dimostrate sicure in gravidanza.   »

Colbiocin e Visumidriatic: si possono usare in gravidanza?

12/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Luca Rossetti

La prescrizione di particolari prodotti per uso oftalmico spetta al medico curante dopo attenta valutazione del caso, perché non ci sono studi che ne confermano la sicurezza in gravidanza.   »

Cortisone per uso topico in gravidanza: espone a rischi?

12/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

Gli studi disponibili sull'uso di farmaci cortisonici nel primo trimestre di gravidanza non sono giunti a risultati conclusivi: alcuni hanno osservato un lieve aumento del rischio di labiopalatoschisi, non confermato da altri. Il rischio ipotizzato è comunque legato alla dose impiegata e alla durata...  »

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti