Si può continuare ad allattare quando inizia una nuova gravidanza?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/07/2023 Aggiornato il 25/07/2023

Non è necessario smettere di allattare quando si scopre di aspettare un bambino, ma bisogna mettere in conto l'eventualità che la lattazione si esaurisca spontaneamente.

Una domanda di: Iolanda
dD una settimana ho scoperto di essere in dolce attesa, una sorpresa per me e mio marito avendo un piccolo di 13 mesi. Ma spero di riuscire a fare tutto. Iniziano però le prime preoccupazioni, visto che allatto mi è stato detto dalla mia ginecologa di fermarmi, perché mi porta continue contrazioni. Ma per me non è facile essendo che il mio piccolo reclama spesso il seno: in realtà volevo continuare almeno fino a 2 anni. Lei cosa mi può dire al riguardo? Mi sono stati prescritti Folidex e Progeffik ma ho letto che non possono essere utilizzati in allattamento: è così? La ringrazio, scusi se mi sono dilungata!
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Cara signora, prima di tutto desidero dirle, certa che la farò contenta, che non è affatto necessario interrompere l’allattamento per non compromettere il buon andamento della nuova gravidanza, perché la suzione del capezzolo provoca inesorabilmente la contrazione uterina solo nelle ultime settimane di gravidanza e dopo il parto, mentre all’inizio e per tutto il resto della gravidanza la stessa stimolazione non produce alcun effetto. È quindi possibile proseguire l’allattamento al seno senza alcun timore di nuocere in qualche modo al bambino che si sta sviluppando. Va detto però che l’allattamento assorbe energie non solo dal punto di vista calorico ma anche psico-emotivo, per cui le raccomando vivamente non solo di nutrirsi in modo adeguato ma anche di fare il possibile per concedersi (lunghi) momenti di riposo ogni giorno. Non chieda cioè troppo a se stessa, per evitare di arrivare a fine gravidanza esausta. Tenga comunque presente che nei primi mesi di gravidanza le donne che allattano tendono a non aumentare di peso oppure si accorgono che il latte si esaurisce del tutto. Sarà lei a capire quando e se sia il caso di sospendere l’allattamento. Alcune mamme hanno continuato ad allattare fino al parto e oltre: si chiama allattamento in tandem! Quanto al suo bimbo, anche se ha solo 13 mesi che si accorgerà presto che la mamma è un po’ diversa da prima e le chiederà magari più attenzioni del solito…motivo per cui interrompere l’allattamento bruscamente sarebbe ancora più traumatico per entrambi. Quanto all’impiego di progesterone “sintetico”, il bimbo che allatta ora lo ha già ricevuto in passato quando lei era incinta a dosaggi sicuramente maggiori rispetto agli attuali: passa di sicuro meglio attraverso la placenta che nel latte! Inoltre, il suo ora è un allattamento misto e di un bambino già sufficientemente grande per metabolizzare al meglio eventuali farmaci presenti nel suo latte, quindi nessun problema. Per quanto riguarda l’acido folico è una vitamina ed è presente negli integratori destinati alle mamme che allattano quindi non c’è davvero problema. Le faccio i miei migliori auguri e mi complimento con lei: non è certo così scontato continuare ad allattare un figlio di più di un anno mentre si aspetta il fratellino (o la sorellina). Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti