Si può ovulare dopo pochi giorni da un aborto?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 04/08/2021 Aggiornato il 11/01/2023

L'ovulazione potrebbe verificarsi anche se è trascorso poco tempo dall'interruzione della gravidanza.

Una domanda di: Celeste
Purtroppo ho avuto un aborto ritenuto il 5/07. Il cuore aveva smesso di battere a 8 settimane. Mi sono state prescritto 4 compresse di Cytotec per 3 giorni e dall’eco sono risultata “quasi pulita” a parte un piccolo frammento che il dottore ha detto perderò al prossimo ciclo. Le Beta in una settimana dall’aborto sono scese da 20000 a 770 ma a 12 giorni dall’aborto il test di gravidanza era ancora positivo. Nonostante questo a 12 giorni dall’aborto ho avuto perdite di muco classiche dell’ovulazione e sono certa che stava avvenendo l’ovulazione. Ovviamente anche il test di ovulazione è uscito positivo (immagino dovuto alle beta) ma credo non attendibile. Ora mi domando, è possibile ovulare quando le beta sono ancora alte? Inoltre da qualche parte ho letti che la mestruazione viene dopo circa 30 giorni da quando si azzerano le beta. Lei lo conferma? Grazie infinite per la gentile risposta.
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora, le beta ci mettono un po’ a scendere perché l’organismo è lento a smaltirle. Non è vero che il mestruo arriva dopo 30 giorni dalla negativizzazione completa delle beta. In genere ci vogliono circa sei settimane perché tutto ritorni come prima della gravidanza. Per quanto riguarda però l’ovulazione, è possibile che si verifichi anche poco dopo l’interruzione della gravidanza, a espulsione conclusa. Il test dell’ovulazione è sempre veritiero quindi sì lei ha già ovulato. Una nuova gravidanza potrebbe quindi iniziare a breve. Le ricordo, se deciderà di cercare una nuova gravidanza di assumere l’acido folico, 400 microgrammi al giorno, per tutto il periodo di ricerca del concepimento fino al termine del primo trimestre. Serve a prevenire una grave malformazione del feto: la spina bifida. Cari saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti