Sigarette? Aspetto un bimbo, grazie no!

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 17/07/2018 Aggiornato il 31/07/2018

Smettere di fumare è una vittoria, un regalo prezioso da fare a se stesse e al proprio bambino. Un'opportunità preziosa che assicura serenità, buon umore, libertà.

Una domanda di: Stefania
Sono una ragazza di 29 anni incinta da 4 mesi, alla 16 settimana, tra otto giorni
tra 8 devo fare l’ecografia di controllo … ma non sto nella pelle in
quanto non sento muovere il feto, secondo voi c’è qualche problema,? Io fumo 5
sigarette al giorno e non so come smettere non ce la faccio più. Aspetto vostra
risposta e se mi potete dare qualche consiglio per non fumare.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara mamma,
non deve preoccuparsi del fatto di non avere ancora sentito il bambino
muoversi, perché specialmente nella prima gravidanza i movimenti
generalmente si avvertono anche dopo la 16ma settimana, addirittura non
prima della 18-20ma: mediamente vengono sentiti intorno alla 20ma, massimo entro la 22ma. Tenga presente che non
sempre le mammine alla prima esperienza li riconoscono subito, perché
all’inizio sono impercettibili, poco più di un battito d’ali di una
farfalla chiusa tra le mani. Altre donne li hanno descritti invece come un
breve gorgoglio e altre ancora come un rapido sussulto o, ancora, come il guizzo di un pesciolino. Poi, con il passare
dei giorni si fanno via via più distinti e inequivocabili. Per quanto
riguarda il fumo, è davvero un bellissimo regalo che può fare al bambino e a
se stessa smettere, per ritrovare quello (ed è moltissimo!) che la sigaretta
toglie: la libertà, innanzi tutto, e la serenità perché, come le sue parole
dimostrano, quando si aspetta un bambino ci si sente in colpa quando si fuma. E poi smettendo si assicura al bambino una migliore ossigenazione e, si conseguenza una crescita più armoniosa. vedrà che smettendo la sua pelle sarà più luminosa, i suoi capelli più lucenti, avrà più energie e migliorerà non poco il suo tono dell’umore e la sua capacità di concentrazione.
Per farcela potrebbe esserle di aiuto il libro “E’ facile smettere di fumare
se sai come farlo”, di Allen Carr, che le consiglio senz’altro di acquistare
e di leggere. L’autore mette in luce verità che, nonostante siano semplicissime, i fumatori ignorano e
capovolge il normale punto di vista di chi vuole chiudere con le sigarette. Fa infatti comprendere con estrema chiarezza che
smettere di fumare non è un sacrificio, non è una rinuncia, ma un
privilegio, una ricchezza, un’opportunità straordinaria da cui derivano solo
vantaggi e che è assolutamente a portata di mano: per smettere basta non
accendere più neanche una sigaretta. Nel libro, si sottolinea poi quanto
sfugge a chi fuma: ogni sigaretta accende il desiderio di quella successiva,
quindi ogni sigaretta condanna a vivere in uno stato di perenne astinenza,
nell’attesa ansiosa che arrivi il momento di fumare ancora. Per questo,
quando si parla di fumo si parla di prigione, per questo smettere significa
libertà. Le sigarette fanno male a lei, fanno male al suo piccino, non
fumare le darà gioia e metterà al riparo il bambino dai rischi a cui espone
il fumo in gravidanza. La prego: non guardi alla possibilità di smettere di
fumare come a un prova difficile, faticosa, coercitiva, ma come a una grande
vittoria che ha farà sentire più forte, sicura di sé, padrona della sua
vita. Che la farà andare incontro alla meravigliosa esperienza di diventare mamma che sta per vivere con più allegria e fiducia. Mi scriva ancora, se lo desidera. Con cordialità.

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