SIRT: l’affanno non è un sintomo che la caratterizza

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 23/03/2022 Aggiornato il 23/07/2024

La Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse non comporta crisi di tipo asmatico. Solo accessi di tosse altamente disturbante che tuttavia non preoccupano.

Una domanda di: Giulia
Sono mamma di un bimbo di quasi sei anni che ha avuto ricorrenti episodi di bronchioliti da quando è nato. È stato seguito da una pneumologa per anni con un trattamento di fondo ma nonostante broncodilatatori e flixotide mio figlio a ogni raffreddore aveva sempre moltissima tosse. Una tosse incessante che non fa dormire di notte e che non si attenua con nessuna cura. Durante l’ultimo episodio di infezione virale seguita da tosse ho notato che aveva un po’ di affanno che nonostante il farmaco broncodilatatore non è passato. Mi chiedo se anche questo affanno “da tosse” può essere una caratteristica della Sirt? Grazie in anticipo per la risposta.

Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora l’”affanno” o, in altre parole, la difficoltà di respiro, non fa parte della sintomatologia della SIRT (Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse). Ma sinceramente non mi pare proprio che debba preoccuparsi. Probabilmente ha mal interpretato il problema e la non risposta al bronco dilatante esclude che possa aver avuto un accesso d’asma, che alla sua età potrebbe essere l’unica condizione da ipotizzare. Che poi suo figlio abbia sofferto, e ancora presenti, episodi di tosse da SIRT mi sembra ragionevolmente certo da come li ha perfettamente descritti: “ricorrenti a ogni raffreddore”, con colpi di tosse “incessante” , “che non fa dormire” e che nessuna delle terapie tentate è mai servita a nulla (né il cortisonico come terapia preventiva, né il broncodilatatore in fase acuta). Tipico anche che la tosse da SIRT non sia stata riconosciuta dallo specialista probabilmente ingannato dalle precedenti “bronchioliti” che suo figlio aveva presentato nei primi anni di vita. Non è raro infatti che dopo una bronchiolite sofferta nel primo anno di vita, il bambino ripeta alle successive infezioni respiratorie virali il “fischio espiratorio” (il “viral wheezing” come definito dagli anglosassoni, o le “bronchiti asmatiformi” come siamo soliti chiamarle noi). Poi, quando verso i tre anni iniziano gli episodi di tosse da SIRT, succede che questi continuino ad essere erroneamente considerati e inutilmente trattati come se fossero sempre “bronchiti asmatiformi”. Mentre è tipico e affatto raro che succeda come con suo figlio, che la tosse da SIRT, come l’epifania che tutte le feste porta via, quando inizia cancella la precedente tendenza del bambino al broncospasmo. Vedrà che sarà così, sarei pronto a scommettere. Per concludere le ricordo che la tosse è il principale meccanismo di difesa dell’albero bronchiale e più è forte, più spazza via e riupulisce i bronchi e il polmone da ogni “nemico”. La invito a parlare con il suo pediatra di quello che ci siamo detti. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti