Sonno agitato a 3 anni: la cameretta condivisa con la sorellina può essere la soluzione?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 27/01/2025 Aggiornato il 03/02/2025

È possibile che a disturbare il sonno di una bimba di tre anni e mezzo sia il pensiero della sorellina che, a differenza di lei, dorme ancora con i genitori: mettere le due bambine nella stessa cameretta potrebbe risolvere i risvegli notturni della maggiore.

Una domanda di: Giorgia
Sono la mamma di due splendide bimbe, di 3 anni e mezzo e due. La primogenita ha iniziato la scuola materna a settembre, con un serenissimo inserimento e ad oggi va molto volentieri: è una bambina molto vivace, sveglia e attiva, ma il sonno risulta molto disturbato. La sera va a dormire molto presto (mai dopo le 21) e il pomeriggio dopo l’asilo dorme ancora 2 ore. L’abbiamo abituata a dormire nella sua cameretta, ma di notte, intorno alle 2.30/3 ci raggiunge nel lettone ed qui che ci accorgiamo che è agitata: si gira spesso, si agita. La sera le diamo la melatonina e qualche volta la camomilla. Il risultato è che dormiamo male tutti e tre… per noi non è assolutamente un problema se viene a dormire da noi, ma se dorme male così ci dispiace: potrebbe essere una soluzione quella di pensare ad una cameretta per entrambe le sorelline e farle dormire da sole (la piccola dorme nel suo lettino insieme a noi genitori)? forse il pensiero di dormire insieme potrebbe essere rassicurante per la sorella maggiore e quindi garantirle un sonno sereno? Grazie mille.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile Signora, forse i problema del sonno agitato e della richiesta di coccole potrebbe derivare da una sorta di gelosia nei confronti della sorella minore che dorme, anche se nel suo lettino, nella stanza dei genitori. Per la bambina più grande è proprio questo che potrebbe stare alla base dei comportamenti notturni, come del resto lei immagina. Ben venga allora l’idea di favorire alleanza tra le due sorelle con la cameretta condivisa, modo per equiparare le eventuali diversità e i privilegi considerati tali dalla grande. Provate questa soluzione dunque, che è la stessa a cui lei giustamente ha pensato, l’età delle due bambine prevede lo stare insieme nella stessa cameretta e non più divise per la nanna. Ovviamente, come di certo ben sa, questa soluzione va proposta come una bellissima e divertenteopportunità, non deve assolutamente essere interpretata come una “punizione” per ciascuna delle due sorelline. Auguriamoci che funzioni!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti