Sonno agitato: può essere colpa del reflusso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/10/2017 Aggiornato il 18/02/2025

Nei primi mesi di vita, il sonno può essere disturbato dal reflusso gastroesofageo. Piccoli accorgimenti consentono di controllare efficacemente il problema.

Una domanda di: Laura
Salve dottore,
Mia figlia ha tre mesi e ha sempre avuto qualche problema con il sonno. Si addormenta in braccio e ha difficoltà a dormire da sola. Però è da qualche settimana che la situazione è peggiorata.
Durante il giorno spesso durante il sonno si sveglia piangendo per poi riaddormentarsi una volta presa in braccio mentre la notte, dopo il primo risveglio per la poppata, (che avviene verso le 3) una volta appoggiata nella sua culla comincia a muovere braccia e gambe a volte talmente forte da svegliarsi. Ho fatto presente la cosa alla pediatra ma mi dice che è dovuta all\’immaturita\’ del sistema nervoso e che sarebbe passato con il tempo. Solo che invece di migliorare le cose sembrano peggiorare e non si riposa più. Cosa posso fare? La ringrazio in anticipo per la sua gradita risposta.
Saluti

Stefano Geraci
Stefano Geraci

Gentile mamma,
quello che descrive mi fa pensare al reflusso gastroesofageo, dovuto al fatto che il cardias, che è la valvola che mette in comunicazione l’esofago con lo stomaco, ha una chiusura non ancora del tutto efficiente. Con il passare dei mesi la situazione tende a risolversi, ma nel frattempo si può controllare con piccoli accorgimenti. Il primo consiste nel mettere la bambina a dormire sempre a pancia in su ma con la testa più in alto del corpo: basta mettere un paio di asciugamani sotto il materasso, dalla parte della testina, per coricare la bimba in una posizione anti-reflusso. Va bene comunque che la culla sia posta nella stanza dei genitori almeno fino a sei mesi di vita. Anche durante il giorno è opportuno tenerla in posizione verticale il più possibile, meglio se servendosi del marsupio. Conviene inoltre frazionare il più possibile i pasti, aumentando il numero delle poppate e riducendo la quantità di latte per singolo pasto. Dunque se mangia al seno può ridurre la durata della poppata (per esempio, da 20 minuti a 10) , mentre se prende il latte col biberon può diminuire la quantità. In questi casi, a volte possono essere d’aiuto preparati fitoterapici in gocce, a base di malva e camomilla. In generale, tenga presente che il reflusso va considerato significativo dal punto di vista medico solo se interferisce sulla crescita, rallentandola sensibilmente o, peggio, arrestandola. Se comunque la situazione non dovesse migliorare, pur seguendo i consigli soprariportati, dovrà portare la bambina al suo pediatra, il quale potrebbe ritenere opportuno prescrivere un farmaco antireflusso, per esempio il magnesio alginato. Cari saluti

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Sullo stesso argomento

Reflusso silente in un bimbo di tre mesi: non ci sono cure?

26/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Esistono farmaci che possono controllare il reflusso silente (e che devono essere prescritti dal pediatra) tuttavia, a prescindere dalle medicine, osservare alcuni accorgimenti specifici di fatto può essere di aiuto.   »

Bimba di 4 mesi che ha iniziato a respingere il latte

19/12/2022 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Non è raro che i lattanti a un certo punto dimostrino meno interesse per le poppate, senza che questo sia automaticamente segno di qualcosa che non va. Quello che conta e che non si verifichino perdite di peso.   »

Bimbo che mangia troppo (di notte)

05/10/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'introduzione della seconda pappa, quella della sera, dovrebbe, almeno in linea teorica, saziare il bambino,favorendo l'abbandono della poppata notturna.  »

Bimba di cinque mesi che rigurgita spesso

18/05/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Vomiti e rigurgito, anche se spiacevoli, non sono significativi dal punto di vista medico, se non interferiscono sulla crescita né disturbano in modo particolare il bambino.   »

Svezzamento e reflusso neonato

07/05/2020 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Spesso l'introduzione dei primi alimenti diversi dal latte migliora il reflusso.  »

Le domande della settimana

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Piccolo distacco a inizio gravidanza: si risolverà?

09/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Nella maggior parte dei casi i distacchi che si riscontrano nelle prime settimane di gravidanza si risolvono favorevolmente e in modo spontaneo, ovvero senza che ci sia bisogno di fare qualcosa.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti