Sono incinta: mi vaccino o no contro l’infezione CoVid-19?

Professor Matteo Bassetti A cura di Professor Matteo Bassetti Pubblicato il 25/08/2021 Aggiornato il 25/08/2021

Vaccinarsi contro il Sars-CoV-2 è più che opportuno anche durante la gravidanza, perché contrarre l'infezione CoVid-19 nei mesi dell'attesa può essere estremamente pericoloso.

Una domanda di: Ilaria
Professor Bassetti la stimo e la seguo spesso, mi sono comunque persa il suo
parere sulla vaccinazione CoVid per noi donne incinta…Io sono quasi
43enne e aspetto il mio primo bimbo, sono alla 21 settimana di gestazione e
devo decidere se vaccinarmi o no, ma non so cosa fare…ho paura di fare sia
l’una che l’altra cosa! Perché arrivati i vaccini in Italia dicevate che le
donne incinta non potevano vaccinarsi e adesso dite l’esatto contrario? Mi
fido molto della medicina e dei medici, ma capisce che, a oggi, non me la
sento di rischiare senza avere delle sicurezze. Ho combattuto con il mondo
intero per diventare mamma e adesso che sto realizzando il “sogno”, non
posso permettermi di sbagliare! La prego, mi dia un suo parere non solo
scientifico che è quello più importante, ma anche di uomo, marito e babbo,
come lei è! Con affetto e stima…la ringrazio per tutto quello che fa per
il mondo intero, buon lavoro.
Matteo Bassetti
Matteo Bassetti

Gentile signora,
il mio consiglio è quello di vaccinarsi perché contrarre l’infezione CoVid-19 la esporrebbe a rischi molto gravi. All’inizio della campagna vaccinale vi era molta cautela rispetto all’opportuntà di vaccinare le donne incinte perché i dati disponibili erano scarsi. Le riporto di seguito la Position Paper della SIGO (Società italiana di ostetricia e ginecologia) con cui, ovviamente, sono totalmente d’accordo.
l rischio di mortalità materna nelle donne in gravidanza con infezione da CoVid-19 è 22 volte maggiore
rispetto alle donne senza infezione. Tali dati emergono dallo studio “INTERCOVID Multinational Cohort
Study”, studio internazionale che vede rappresentati molti centri italiani.
b) Impatto più marcato sulle donne in gravidanza in termini di morbilità con incremento dei ricoveri in terapia
intensiva e di necessità di ricorrere a procedure di circolazione extracorporea quali l’ECMO, nella seconda
ondata di infezione CoVid-19 rispetto alla prima.
c) aumento del numero di donne in gravidanza che hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva tra la prima
ondata e la seconda: 70 donne durante la prima ondata (1 marzo – 31 agosto 2020) VS 277 donne durante
la seconda ondata (1 settembre 2020 – 4 marzo 2021). sulla base dell’ultimo rapporto dell’Intensive Care
National Audit & Research Centre del 5 marzo 2021
d) la gravidanza è un fattore di rischio significativo per ospedalizzazione e forma grave di CoVid-19,
con un rischio più che raddoppiato di ricovero in terapia intensiva e di ventilazione invasiva per le donne
gravide con CoVid-19 rispetto alle donne infette in età fertile, sulla base dei risultati di una recente
revisione sistematica e meta-analisi .
Effetti sul decorso della gravidanza e sul neonato.
a) Le donne con infezione CoVid-19 in gravidanza sono a maggior rischio di sviluppare gravi patologie
della gravidanza quali preeclampsia, eclampsia e sindrome HELLP con conseguente aumento di ricoveri
e dell’incidenza di parti pretermine e di tagli cesarei per alterazioni del benessere materno e/o fetale.
b) i rischi di gravi complicanze neonatali, compresa la permanenza in TIN per più di sette giorni, sembrano
essere maggiori nei neonati da donne con CoVid-19.
c) la trasmissione verticale del virus sembra avvenire principalmente attraverso l’esposizione post-natale
(70,5%) anche se circa il 5,7% potrebbe essere congenita.
I dati attuali sulla sicurezza della vaccinazione nelle donne gravide sono così riassunti: a. Il JCVI (Joint Committe on Vaccination and Immunisation) ha dichiarato che non sono stati identificati
problemi di sicurezza specifici relativi alla vaccinazione in gravidanza: negli Stati Uniti circa 90.000
donne in gravidanza sono state vaccinate, principalmente con i vaccini Pfizer e Moderna, senza che sia
stato sollevato alcun problema di sicurezza.
b. Anche le donne che pianificano la gravidanza, nell’immediato postpartum o che allattano possono essere
vaccinate a seconda della loro età e del gruppo di rischio clinico. Non sembrano esserci limitazioni in
termini di tipologia di vaccino per quest’ultima categoria.
Sulla base di tutti questi dati la SIGO ritiene che la gravidanza è un fattore di rischio per la forma grave di CoVid-19.
Le donne in gravidanza devono essere considerate una popolazione fragile nei confronti dell’infezione CoVid-19.
La prevenzione dell’infezione CoVid-19 nelle donne in gravidanza deve essere quindi considerata
una priorità. La vaccinazione è uno strumento centrale per proteggere le donne e di conseguenza i neonati.
Il vaccino debba essere offerto a tutte le donne durante la gravidanza. Le donne in gravidanza siano considerate popolazione fragile alle quali va fatta offerta attiva di
vaccinazione, a prescindere dall’età e dalla condizione lavorativa. Ogni donna in gravidanza deve poter avere la possibilità di vaccinarsi.
Con cordialità.

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