Streptococco B: quale cura?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 01/02/2021 Aggiornato il 22/02/2021

Lo streptococco B individuato in vagina non va curato in modo specifico. Solo al momento del parto rende opportuna la profilassi antibiotica per evitare che il bambino venga contagiato.

Una domanda di: Arianna
Ho contratto la candida albicans (credo, nello specifico, si tratti di streptococco agalactiae di tipo B) tenendo troppo
tempo l’assorbente interno. Già fatto terapia antibiotica ma, secondo me,
questo fungo è molto resistente. Mi avevano già detto, all’esito del primo
tampone (circa 10 anni fa), che, in caso di gravidanza portata a termine,
avrei dovuto fare una cura antibiotica per via endovenosa. Ma, mi domando
questo: per evitare che questo fungo venga trasmesso al partner anche in
sede di un primo rapporto non si può fare questa terapia anche prima che
venga iniziato qualsivoglia tipo di rapporto. Attendo risposta e nel
frattempo ringrazio.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile signora,
credo stia facendo un po’ di confusione: la Candida albicans è un fungo, lo streptococco un batterio. La Candida si cura con preparati per uso locale a
base di sostanze antimicotiche, come per esempio clotrimazolo, miconazolo, econazolo. Se l’infezione non guarisce è possibile che sia necessario il
ricorso (su prescrizione medica) ad antimicotici da assumere per bocca (per esempio a base di fluconazolo). Lo streptococco B vive normalmente in
vagina, perché fa parte del microbiota locale, ed è quindi di frequente riscontro nei tamponi vaginali. Non dà luogo a sintomi e non è pericoloso, quindi una cura antibiotica non trova indicazioni e non va fatta. Solo al momento del parto viene effettuata la profilassi antibiotica alla madre
perché questa prassi impedisce che il bambino, passando dal canale vaginale, venga contaminato. Ecco perché per prassi viene prescritto alle donne incinte il
tampone vaginale verso il termine della gravidanza: se risulta positivo allo streptococco, durante il parto – e solo durante il parto – si esegue la
profilassi, cioè si somministra l’antibiotico alla donna. Questo serve non a eliminare lo streptococco dalla vagina ma a fare da scudo al bambino
affinchè non venga contaminato. Non deve dunque fare alcuna terapia contro lo streptococco (anche perché risulterebbe inutile), mentre deve senza
dubbio curare la candida anche eliminando, eventualmente, i fattori che favoriscono le recidive, come il sovrappeso. Con cordialità.

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