Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?
A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria
Pubblicato il 24/03/2025
Aggiornato il 03/07/2025 In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.
Una domanda di: Laura
Buongiorno, mio figlio di 9 anni ha contratto tonsillite da streptococco. Dopo 4 giorni dalla fine di augmentin gli è tornato male alla gola, senza febbre, né placche, al momento. Ha assunto augmentin per 6 giorni (so che spesso si dà la cura per 10 giorni). Può essere un ritorno di streptococco o il male alla gola è tornato casualmente? (Il tampone di questa mattina ha dato esito negativo). Grazie per il chiarimento. Cordiali saluti.

Giorgio Longo
Cara signora,
è vero che storicamente la terapia antibiotica per la faringo-tonsillite streptoicoccica doveva durare 10 giorni. Oggi però la gran parte dei pediatri è solita adottare un trattamento più breve di soli sei giorni, che si è dimostrato ugualmente efficace per eradicare lo streptococco dalla gola (come anche nel suo caso, la negatività del tampone lo dimostra). Oltre tutto la terapia breve appare particolarmente condivisibile in paesi come l’Italia a bassa endemia per febbre reumatica (che è la complicanza più temibile della faringite da streptococco). Che poi si possa avere una ricaduta di tonsillite streptococcica non è mai impossibile, ma è bene ricordare che la tendenza attuale è quella di ridurre la durata del trattamento antibiotico, da 10 a soli 5 giorni, anche per molte altre infezioni non complicate dell’età pediatrica, come la polmonite e l’infezione delle vie urinarie. Oltre al minor costo e alla maggiore aderenza alla terapia, un trattamento breve riduce concretamente il fenomeno dell’antibiotico-resistenza che rappresenta oggi un problema di estrema gravità. Per rimanere su questo ultimo aspetto ricordo che lo streptococco è un agewnte infettivo sempre sensibile all’Amoxicillina e che l’aver utilizzato la cosiddetta Amoxicillina “protetta” (a spettro antibatterico molto più ampio) può aver contribuito ad alterare inutilmente l’ecosistema batterico, favorendone le resistenze. Cordialmente.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto
Sullo stesso argomento
08/04/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottor Stefano Geraci È certo che la tosse e il raffreddore che compaiono dopo una faringotonsillite dovuta allo streptococco e curata con l'amoxicillina siano causati non dal batterio ma da uno dei tanti virus respiratori che spesso colpiscono i piccoli, soprattutto che frequentano l'asilo. »
20/11/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo Se i sintomi attribuiti a un'infezione da streptococco non passano con l'antibiotico significa che non sono dovuti allo streptococco. A maggior ragione se tra questi c'è la tosse perché lo streptococco non dà tosse, come invece i virus respiratori. »
08/07/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giorgio Longo La negatività del tampone per la ricerca dello streptococco da sola è sufficiente per escludere che la febbre sia dovuta al batterio. Se poi l'antibiotico non fa passare il sintomo si ha la certezza che l'infezione in atto è virale e non batterica. »
09/05/2024
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Carla Sogos Nei bambini i tic possono comparire in concomitanza con un'infezione da streptcocco, ma possono anche essere espressione di una richiesta di maggiori attenzioni. »
24/04/2024
Gli Specialisti Rispondono
di “La Redazione”
Di recente si è scatenata una vera e propria epidemia di infezioni da streptococco, caratterizzata non solo da un incremento del numero di infezioni dovute al batterio ma anche di ricadute. La buona notizia è che invece molto raramente si sono verificate gravi complicazioni. »
Le domande della settimana
18/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Augusto Enrico Semprini L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo. »
18/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Gianni Bona Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli. »
13/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Professor Giovanni Battista Nardelli Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando... »
11/08/2025
Gli Specialisti Rispondono
di Dottoressa Faustina Lalatta Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara. »
Fai la tua domanda agli specialisti