Sudorazione notturna in allattamento

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 12/01/2024 Aggiornato il 12/01/2024

Durante l'allattamento (e anche nel corso della gravidanza) è considerato normale l'aumento della sudorazione, tuttavia se il fenomeno persiste a quasi due anni dal parto può essere opportuno sottoporsi ad alcuni controlli.

Una domanda di: Chiara
Buongiorno Dottore, sono una donna di 37 anni, madre di due bimbi di 5 anni e 22 mesi. Allatto ancora la piccola, circa 4-5 volte al giorno e altrettante la notte. Non ho ancora avuto il capoparto. Una recente visita ginecologica (circa 2 mesi fa) non ha evidenziato problematiche. La mia domanda riguarda la sudorazione notturna. Mi capita di svegliarmi sudata, non eccessivamente, solo leggermente bagnata zona collo e petto. Non succede tutte le notti e non dipende della temperatura della stanza, che non supera mai i 18 gradi. Mi chiedevo se potesse dipendere dell’allattamento o se sia il caso di approfondire con prove diagnostiche. Gli ultimi esami del sangue risalgono a poco meno di un anno fa ed erano normali. Grazie per l’attenzione. Un saluto cordiale.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora, la sudorazione notturna è un fenomeno che si riscontra di frequente dopo un parto e durante l’allattamento perché legato proprio alle modificazioni ormonali che caratterizzano i due periodi. È vero anche però che sua figlia ha ormai 22 mesi quindi da un lato dal parto è trascorso molto tempo, dall’altro di sicuro assume il latte in quantità molto modeste rispetto a quelle che inghiottiva nei primi sei mesi di vita, di conseguenza anche produzione del suo latte è diminuita, riportando gradualmente il suo assetto ormonale verso la normalità. A questo punto, potrebbe essere opportuno andare a escludere che sia responsabile del problema un’alterazione della tiroide oppure della glicemia. Il mio consiglio è di valutare con l’aiuto del suo medico se è il caso o no di effettuare gli esami del sangue specifici (dosaggio degli ormoni tiroidei e misurazione della glicemia). Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti