Translucenza nucale e bitest

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 28/08/2020 Aggiornato il 28/08/2020

Quello che rileva la translucenza nucale va valutato anche alla luce dell'esame ematico per il dosaggio di due proteine, la free beta-hCG e la Papp-A, detto bitest. Il risultato esprime un rischio di anomalie del feto in termini di probabilità.

Una domanda di: Laura
Salve dottore ieri ho fatto l’esame della translucenza nucale e oggi il
prelievo per bitest, sono a 13 +5 e ho 35 anni.
Il crl è 83,8 invece la TN 2 00mm.
Sono valori normali anche se so che bisogna aspettare il risultato del bitest.
Grazie per la disponibilità e buona giornata.

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora la misurazione della plica nucale o NT rappresenta un marcatore ecografico delle malformazioni cromosomiche. Il singolo valore può avere rilevanza predittiva quando supera i valori di norma. L’esame tuttavia si completa con quello biochimico per ottenere un rischio in termini di probabilità di espressione di malattia. Non è comunque un test diagnostico.
Pertanto solo con il completamento dell’esame si potrà esprimere un rischio probabilistico sul quale il centro di diagnosi prenatale farà con lei le valutazioni per decidere eventuali approfondimenti legati alla diagnosi. In altre parole, deciderete se il rischio è così alto da suggerire l’opportunità di effettuare altre indagini, stavolta diagnostiche, come l’amniocentesi.
Cordiali saluti.

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