Sul risultato di un test genetico

Professor Giovanni Porta A cura di Giovanni Porta - Professore specialista in Genetica clinica Pubblicato il 13/04/2020 Aggiornato il 13/04/2020

Per avere delucidazioni riguardo i risultati di un esame è necessario riportare con precisione quanto sta scritto nel referto o, meglio ancora, inviare quest'ultimo insieme con la domanda.

Una domanda di: Antonio
Mia moglie ha fatto il test genetico con il prelievo del sangue. Esito: cromosoma 21 assente, cromosoma 18 e 13 assente, ma è stata evidenziata un trisomia del cromosoma 9 di origine placentare se è possibile sapere che significa perché su internet ci sono articoli che creano dubbi e altri che non li creano. Mia moglie è disperata e non so come fare almeno a capire che cosa possiamo andare incontro. Specifico che questo esame lo abbiamo fatto alla 24ma settimana, poi alla 26ma settimana l’esame strutturale del bambino (ecografia) ha rilevato che il bambino sta bene e che è perfettamente formato (organi esterni e interni, tutto bene). Il medico ha detto che il bambino rientra nei parametri normali, c’era solo il liquido amniotico lievemente aumentato non so cosa fare spero che qualcuno mi risponda.

Giovanni Porta
Giovanni Porta

Gentile signor Antonio,
dai dati che avete riportato non riusciamo a inquadrare la situazione. In particolare, l’esame del DNA fetale su sangue materno viene di solito eseguito più precocemente (10 settimane) e non ci convince il modo in cui viene espresso il risultato: così come lo riferisce è infatti di pressoché impossibile interpretazione. Per potervi aiutare vi chiediamo di inviarci il referto dell’esame, con un’altra email. Se volete potete inoltre contattarci attraverso il servizio telefonico Filo Rosso (0332217100 lunedì e giovedì 12.00-16.00) per leggere insieme il referto e fare chiarezza. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti