Svezzamento: ma è giusto iniziarlo a 4 mesi?

A cura di Dottoressa Roberta Levi Pubblicato il 14/11/2022 Aggiornato il 14/11/2022

In genere, si consiglia di inserire i primi alimenti diversi dal latte a sei mesi di vita. Ma ci possono essere ragioni che suggeriscono di cominciare molto prima.

Una domanda di: Francesca
Salve. Avrei bisogno di sapere una cosa. La mia pediatra vuole iniziate lo svezzamento al mio bimbo, però io sono un po’incerta se iniziarlo o meno. A 4 mesi dice che devo iniziare a dargli prima il biscottino granulare nel latte e dopo 1 settimana posso iniziare a dargli la mela e la pera frullata. Ma mi chiedo: lo svezzamento non si inizia a 6 mesi? Il mio bimbo appunto ha 4 mesi e pesa 6370 e misura 63 cm. Dice che cresce bene, quindi perché iniziare prima lo svezzamento? In attesa di una sua risposta, Le porgo i miei saluti e La ringrazio.
Roberta Levi
Roberta Levi

Gentile signora, come lei giustamente ricorda l’età consigliata per l’inizio dello svezzamento è 6 mesi circa. Questo ovviamente vale in generale, perché di fatto non esiste una età precisa in settimane e giorni per cominciarlo: ogni bambino è un caso a sé ed è il pediatra curante che ben conosce la singola situazione a cui deve spettare l’ultima parola. Sempre com eindicazione generale, si può capire che un lattante è “pronto” per l’inserimento dei primi alimenti diversi dal latte quando è attirato dai cibi solidi che mangiano i genitori e quando ha raggiunto questi due traguardi dello sviluppo: sta seduto da solo senza bisogno di sostegno e riesce a deglutire senza difficoltà sostanze semiliquide. Un inizio precoce dello svezzamento, quale lo è nel quarto mese di vita di solito è giustificato da situazioni particolari, come per esempio uno scarso accrescimento o un importante problema di reflusso che va a interferire sia sul ritmo di crescita sia sulla serenità del bambino. Nel caso di suo figlio, mi sembra che non esistano particolari criticità, almeno lei non ne riferisce, quindi presumo non ci siano quindi a me non è chiara la ragione per la quale debba svezzarlo con due mesi di anticipo rispetto al consigliato. Ma naturalmente io non conosco le motivazioni del suo pediatra quindi non posso fare nulla di più di una riflessione generale. Comunque sia, se lei deciderà che è arrivato il momento di iniziare l’introduzione di cibi solidi perché il bimbo è pronto non partirei dal biscotto, ma dalla frutta (banana ben matura schiacciata, mela grattugiata, pera cotta). Non esageri con le quantità, ma le aumenti piano piano, anche in base alla risposta del suo bambino. Solo successivamente andranno introdotti cibi diversi, ovvero le classiche pappe di verdura con olio, parmigiano o in alternativa altre proteine, come carne o pesce o legumi. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ho avuto un aborto: posso cercare un’altra gravidanza?

28/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Dopo un'interruzione spontanea della gravidanza, si può senza dubbio cercare di rimanere incinta di nuovo, senza che sia necessario sottoporsi a indagini particolari. L'aborto è un'eventualità frequente prevista da madre natura per assicurare la nascita di bambini sani.   »

Tosse che non passa mai in un bimbo di sei anni: che fare?

27/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Per capire quale possa essere la cura più adatta per controllare una tosse che si protrae per giorni e giorni è prima di tutto necessario focalizzarne l'origine.   »

Doloretti in 8^ settimana: cosa può essere?

27/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

A volte il fastidio al basso ventre che comapre in gravidanza può essere in relazione con la stipsi. Diventa dunque importante favorire l'attività dell'intestino con l'alimentazione e il movimento.   »

Cardirene: le donne incinte di 40 anni devono per forza assumerlo?

21/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Posto che le ragioni di una prescrizione vanno richieste al medico che l'ha effettuata, è senz'altro possibile che in caso di gravidanza in età avanzata, anche senza particolari fattori di rischio, venga indicato l'uso dell'aspirinetta (il Cardirene) per giocare d'anticipo sull'eventuale comparsa di...  »

Incinta a 35 anni: quali indagini è opportuno fare?

08/11/2023 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A prescindere dall'età materna al momento del concepimento, è opportuno che tutte le donne nel primo trimestre di gravidanza effettuino il test combinato o perlomeno la misurazione della TN (translucenza nucale), che rappresentano il metodo universale e raccomandato di screening delle anomalie fetali....  »

Fai la tua domanda agli specialisti