Svezzamento: quali regole seguire?

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 30/10/2019 Aggiornato il 13/02/2025

Le linee guida relative allo svezzamento sono molto cambiate rispetto ad alcuni anni fa: oggi vi è molta più libertà d'azione, da usare però secondo i criteri dettati dal buon senso. Ma se si vuole andare "alla vecchia", nulla lo vieta.

Una domanda di: Maria
Vorrei un consiglio su come iniziare a svezzare il bambino di 7 mesi, che tutt’ora prende il latte materno. Grazie.

Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora, per svezzamento si intende l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte (materno o artificiale) che comunque deve continuare a essere offerto (il latte materno sarebbe da proporre almeno per tutto il primo anno di vita e, comunque, viene incoraggiato l’allattamento al seno fino a due anni). Questa introduzione di alimenti solidi non dovrebbe avvenire dopo i sei mesi di vita compiuti, in quanto dopo questa età il solo latte materno non basta a soddisfare i fabbisogni nutrizionali del bambino, in particolare quello di ferro. Posto questo, le indicazioni riguardo lo svezzamento negli ultimi anni sono molto cambiate: oggi si ritiene opportuno che il bambino fino a subito mangi come il resto della famiglia, a patto però che si tratti di un’alimentazione sana, varia e ben bilanciata, con pietanze bollite, cotte al forno o al vapore e povera di grassi animali. In generale, per quanto riguarda l’alimentazione del bambino, queste sono le regole che sarebbe bene seguire a partire dallo svezzamento: Per condire e cucinare usare solo l’olio extravergine a crudo. Il formaggio parmigiano a tutti gli effetti è una alternativa alla carne, pesce, legumi, cioè alle proteine, quindi non va aggiunto alle pappe se in quel pasto si offre per esmepio la carne o il formaggino o il prosciutto. Non friggere, non usare burro a caldo. Non usare sale da cucina aggiunto, perché è meglio non abituare il bambino al gusto salato. Non usare né zucchero bianco né miele. Non offrirgli frutti di mare; carni e pesci crudi; caffè, the, alcolici. Dopo l’anno, può occasionalmente assumere piccole quantità di formaggi grassi; burro crudo; salame; mortadella; pancetta; dolciumi, cibi in scatola. Per quanto riguarda i primi tempi dello svezzamento, il criterio della gradualità con cui introdurre gli alimenti non è più considerato valido: si può cominciare a offrire al bambino tutta la varietà degli alimenti che sono concessi nell’alimentazione dei piccoli. Non è più un imperativo, come lo era un tempo iniziare con la frutta per poi introdurre il brodo di verdura o la pastina: se il bambino dimostra di gradirlo, si può cominciare anche direttamente dalla pappa. Iniziare con la frutta è comunque più comodo perché di solito il bambino la accetta di buon grado, mentre potrebbe essere più diffidente nei confronti della pappa. Comunque sia, se lei preferisce avere uno schema più preciso a cui attenersi almeno all’inizio ecco un esempio alimentare fino all’anno. Le porzioni sono del tutto indicative: assecondi i desideri del suo bambino, se volesse mangiare un pochino di meno o un po’ di più di quello che lei le mette nel piatto. Senza esagerare né per eccesso né per difetto. Colazione: latte materno (o biberon di latte di proseguimento) Metà mattina (solo se dimostra appetito): frutta Pranzo: Un piatto di pappa: brodo vegetale + verdura schiacciata + carne (o pesce o formaggio o prosciutto o uovo o legumi) + olio extravergine d’oliva Merenda: latte o yogurt con frutta Cena: Un piatto di pappa simile a quella proposta a pranzo. Bisogna inserirvi carni, formaggi, pesce, uovo, legumi non utilizzati a pranzo, in modo da garantire un’alimentazione varia sotto il profilo proteico. Come alternare gli alimenti La carne si deve alternare con formaggio prosciutto pesce uovo legumi La frequenza carne: 3-4 volte alla settimana pesce: 3-4 volte alla settimana prosciutto cotto: 1 volta alla settimana un uovo: una due-volte alla settimana 2 cucchiai di legumi passati: due-tre volte alla settimana formaggio (30 grammi circa): due-tre volte alla settimana Per finire, ecco come si fa la prima pappa: In una piccola pentola per la cottura a vapore mettere circa 500 ml d’acqua. Lavare con cura una zucchina, una patata, una carota, tagliarle a pezzetti e metterle nel cestello della cottura. Cuocere a vapore fino a quando le verdure saranno morbide. Mettere circa 200 ml dell’acqua di cottura, ricchissima di sali minerali, in un piatto e aggiungere: due cucchiai di pastina o crema di riso o crema di mais e tapioca oppure crema multicereali oppure semolino (è consigliabile alternarle), due cucchiai della verdura cucinata al vapore e frullata, due cucchiaini di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva Il brodo vegetale si può anche preparare facendo bollire le verdure direttamente nell’acqua (si può usare anche la pentola a pressione). Il brodo di carne, che può essere proposto in alternativa a quello vegetale va preparato usando carne magra, cipolle, carote, patate. Il brodo si può conservare in frigorifero per massimo 48 ore. Si può invece conservare molto più a lungo in freezer: se si sceglie di surgelarlo conviene optare per le singole porzioni.

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