Svezzamento: quali regole seguire?

Dottor Leo Venturelli A cura di Dottor Leo Venturelli Pubblicato il 30/10/2019 Aggiornato il 22/11/2019

Le linee guida relative allo svezzamento sono molto cambiate rispetto ad alcuni anni fa: oggi vi è molta più libertà d'azione, da usare però secondo i criteri dettati dal buon senso. Ma se si vuole andare "alla vecchia", nulla lo vieta.

Una domanda di: Maria
Vorrei un consiglio su come iniziare a svezzare il bambino di 7 mesi, che tutt’ora prende il latte materno. Grazie.
Leo Venturelli
Leo Venturelli

Gentile signora,
per svezzamento si intende l’introduzione dei primi alimenti diversi dal latte (materno o artificiale) che comunque deve continuare a essere offerto
(il latte materno sarebbe da proporre almeno per tutto il primo anno di vita e, comunque, viene incoraggiato l’allattamento al seno fino a due anni). Questa
introduzione di alimenti solidi non dovrebbe avvenire dopo i sei mesi di vita compiuti, in quanto dopo questa età il solo latte materno non basta a
soddisfare i fabbisogni nutrizionali del bambino, in particolare quello di ferro. Posto questo, le indicazioni riguardo lo svezzamento negli ultimi
anni sono molto cambiate: oggi si ritiene opportuno che il bambino fino a subito mangi come il resto della famiglia, a patto però che si tratti di un’alimentazione
sana, varia e ben bilanciata, con pietanze bollite, cotte al forno o al vapore e povera di grassi animali. In generale, per quanto riguarda l’alimentazione
del bambino, queste sono le regole che sarebbe bene seguire a partire dallo
svezzamento:
Per condire e cucinare usare solo l’olio extravergine a crudo.
Il formaggio parmigiano a tutti gli effetti è una alternativa alla carne, pesce, legumi, cioè alle proteine, quindi non va aggiunto alle pappe se in quel pasto si offre per esmepio la carne o il formaggino o il prosciutto.
Non friggere, non usare burro a caldo.
Non usare sale da cucina aggiunto, perché è meglio non abituare il bambino
al gusto salato.
Non usare né zucchero bianco né miele.
Non offrirgli frutti di mare; carni e pesci crudi; caffè, the, alcolici.
Dopo l’anno, può occasionalmente assumere piccole quantità di formaggi
grassi; burro crudo; salame; mortadella; pancetta; dolciumi, cibi in
scatola.
Per quanto riguarda i primi tempi dello svezzamento, il criterio della gradualità con cui introdurre gli alimenti non è più considerato valido: si
può cominciare a offrire al bambino tutta la varietà degli alimenti che sono concessi nell’alimentazione dei piccoli. Non è più un imperativo, come lo era
un tempo iniziare con la frutta per poi introdurre il brodo di verdura o la pastina: se il bambino dimostra di gradirlo, si può cominciare anche
direttamente dalla pappa. Iniziare con la frutta è comunque più comodo perché di solito il bambino la accetta di buon grado, mentre potrebbe essere
più diffidente nei confronti della pappa. Comunque sia, se lei preferisce avere uno schema più preciso a cui attenersi almeno all’inizio ecco un esempio alimentare fino all’anno. Le porzioni sono del tutto indicative: assecondi i desideri del suo bambino, se volesse mangiare un pochino di meno o un po’ di più di quello che lei le mette nel piatto. Senza esagerare né per eccesso né
per difetto.
Colazione: latte materno (o biberon di latte di proseguimento)
Metà mattina (solo se dimostra appetito): frutta
Pranzo: Un piatto di pappa: brodo vegetale + verdura schiacciata + carne (o
pesce o formaggio o prosciutto o uovo o legumi) + olio
extravergine d’oliva
Merenda: latte o yogurt con frutta
Cena: Un piatto di pappa simile a quella proposta a pranzo. Bisogna
inserirvi carni, formaggi, pesce, uovo, legumi non utilizzati a pranzo, in
modo da garantire un’alimentazione varia sotto il profilo proteico.
Come alternare gli alimenti
La carne si deve alternare con
formaggio
prosciutto
pesce
uovo
legumi
La frequenza
carne: 3-4 volte alla settimana
pesce: 3-4 volte alla settimana
prosciutto cotto: 1 volta alla settimana
un uovo: una due-volte alla settimana
2 cucchiai di legumi passati: due-tre volte alla settimana
formaggio (30 grammi circa): due-tre volte alla settimana
Per finire, ecco come si fa la prima pappa: In una piccola pentola per la
cottura a vapore mettere circa 500 ml d’acqua. Lavare con cura una zucchina,
una patata, una carota, tagliarle a pezzetti e metterle nel cestello della
cottura. Cuocere a vapore fino a quando le verdure saranno morbide. Mettere
circa 200 ml dell’acqua di cottura, ricchissima di sali minerali, in un
piatto e aggiungere: due cucchiai di pastina o crema di riso o crema di mais
e tapioca oppure crema multicereali oppure semolino (è consigliabile
alternarle), due cucchiai della verdura cucinata al vapore e frullata, due
cucchiaini di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaino di olio extravergine d’oliva
Il brodo vegetale si può anche preparare facendo bollire le verdure
direttamente nell’acqua (si può usare anche la pentola a pressione). Il
brodo di carne, che può essere proposto in alternativa a quello vegetale va
preparato usando carne magra, cipolle, carote, patate. Il brodo si può
conservare in frigorifero per massimo 48 ore. Si può invece conservare molto
più a lungo in freezer: se si sceglie di surgelarlo conviene optare per le
singole porzioni.

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