TAC TB con contrasto a inizio gravidanza: ci sono rischi per l’embrione?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 12/04/2023 Aggiornato il 12/04/2023

I dati di cui si dispone relativi ai pericoli legati a indagini strumentali con mezzi di contrasto effettuati in gravidanza suggeriscono che si possa stare tranquilli.

Una domanda di: Federica
Ho effettuato una TAC TOTAL BODY con contrasto in data 24 Marzo, il concepimento dovrebbe orientativamente essere stato intorno al 15/17 dello stesso mese. Ho 43 anni, vorrei sapere quante probabilità (verosimilmente) ho avuto di aggravare lo stato dell’embrione . Il quantitativo del liquido di contrasto era di circa 90 cc. Grazie mille.

Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile Federica, i dati disponibili sull’uso di mezzi di contrasto in gravidanza non indicano un’associazione con un aumento del rischio di malformazioni. La dose di radiazioni assorbita durante l’esame è inferiore alla soglia considerata rischiosa per i possibili effetti sullo sviluppo dell’embrione e del feto. Inoltre, nel suo caso l’esposizione è avvenuta in un’epoca molto precoce della gravidanza, prima dell’inizio della formazione degli organi dell’embrione. Nel suo caso è quindi improbabile che aver effettuato la TAC total body abbia comportato un aumento del rischio di malformazioni. Con cordialità.

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