Ho una bimba di 10 mesi e uso spesso nel cambio pannolino il talco per asciugare le pieghetta e prevenire gli arrossamenti da umidità nel pannolino. Ho iniziato ad usarlo su consiglio di mia madre, solo ora ho letto degli articoli che dicono che è sconsigliato l’uso. Vorrei sapere se il talco è nocivo per i neonati, se sì per quale motivo, per inalazione o perché assorbito dalla cute?
Grazie per la disponibilità.
Leo Venturelli
Gentile signora,
il talco è stato praticamente abolito nell’ambito della cura del bambino. Le ragioni sono varie: nel momento dell’applicazione può creare uno sbuffo che può essere inalato, determinando irritazione nelle alte vie aeree e conseguente tosse. Può contenere quantità minime di quarzo e asbesto che possono essere tossici se inalate. Sulle zone eventualmente macerate della cute può impedire la traspirazione, per via di un “effetto tampone”, impedendo la riparazione dei tessuti. Quindi il danno che può creare non dipende dall’assorbimento cutaneo ma dalla mancata traspirazione della pelle in caso di aree particolarmente irritate. Nelle bambine era sconsigliato anche negli anni in cui si impiegava normalmente nel cambio dei pannolino, perché può risalire nel canale vaginale creando irritazione locale. Tenga presnete che i pannolini usa e getta di cui oggi si dispone hanno ridotto al minimo il rischio che si crei umidità a contatto della pelle del bambino. E’ ovvio però che il cambio del pannolino deve essere effettuato con ragionevole frequenza. Per il lavaggio l’ideale è usare acqua corrente e un sapone liquido delicato (per esempio a base di sapone di marsiglia), l’asciugatura va fatta tamponando delicatamente la zona genitale, avendo cura che non restino tracce di umidità. Dopodiché è opportuno stendere con un leggero massaggio un velo sottile di una crema emolliente specifica per l’infanzia. Le creme e le pomate a base di ossido di zinco sono da usare in caso di arrossamento della parte. Con cordialità.
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