Tamponi vaginali e cervicali: è opportuno effettuarli in gravidanza se non ci sono sintomi?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 05/10/2022 Aggiornato il 05/10/2022

Se si teme un' infezione genitale, essere opportuno effettuare un tampone vaginale per escludere che si sia sviluppata.

Una domanda di: Stefania
Gentilissima, grazie per l’ennesima rassicurazione in questa gravidanza super ansiogena (soffro di un disturbo d’ansia, come le avevo detto). Dopo l’aborto, nonostante fosse il primo, ho fatto diversi accertamenti, ma dal momento che per i due mesi successi ho continuato a sanguinare, ho rimandato i tamponi e subito dopo, a luglio, sono rimasta di nuovo incinta. Sono alla 13a settimana e come le dicevo da esito di test combinato e DNA fetale (solo per trisomia 21-18-13) sembra tutto bene, e mi sembra un miracolo. Adesso che la gravidanza sta procedendo – e a 40 anni non è scontato – ho il terrore di perdere il bimbo per complicazioni quali infezioni amnio-coriali etc, che possono essere anche asintomatiche. Il mio ginecologo dice che in assenza di sintomi non è necessario procedere con i tamponi, ma io non sono tranquilla, poiché non ne ho mai fatti in precedenza (mi sono sempre limitata al pap-test, non avendo sintomi). Ho già fatto un’urinocoltura con il seguente risultato: “Crescita non significativa. Si segnala la presenza di Streptococco agalactiae”. Il ginecologo sostiene che per ora non sia da trattare, e che i biologi segnalano la presenza del batterio perché richiede profilassi durante il parto. Oggi ho ripetuto a distanza di un mese l’urinocoltura di cui avrò i risultati lunedì. Nel frattempo, visto che tra qualche giorno avrò la visita, vorrei un parere sulla questione dei tamponi: consiglierebbe di farli anche in assenza di sintomi? A quale settimana? Solo il vaginale o anche il cervicale (che ho letto essere più rischioso…)?. Le chiedo anche come si muoverebbe in relazione alla segnalazione dello Streptococco nelle urine, seppure con la dicitura “Crescita non significativa”. Attualmente non ho sintomi strani, a parte da qualche giorno delle specie di punture di spillo nell’area sovrapubica che mi dicono poter essere dovuti all’utero che si espande o a problemi intestinali (da quanto sono incinta soffro di stitichezza). So che l’ansia non fa bene, ma non mi perdonerei mai di perdere il bimbo per qualcosa su cui si può agire… Grazie della disponibilità. Cordialità
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara Stefania, capisco le sue preoccupazioni e cerco di darle un aiuto per trovare una soluzione concreta se possibile. Mi sembra illuminante il fatto che lei soffra di stitichezza. Noi ragioniamo un po’ per comparti stagni e invece dall’equilibrio dell’intestino derivano quello delle vie urinarie e anche genitali. Pertanto, non è strano che lei presenti lo Streptococco agalactiae nelle urine: arriva dall’intestino! Naturalmente, l’equilibrio intestinale è collegato al ritmo sonno-veglia e anche lo stato ansioso può essere facilitato in caso d’insonnia…come vede ci sono tanti ambiti che si intrecciano! In gravidanza si cerca di mangiare nel modo più sano possibile, sapendo che si sta facendo il bene del bambino che si sta formando. La dieta può essere davvero un primo modo di curarsi e c’è sempre da imparare qualcosa di nuovo anche a tavola. Nel mio piccolo, ritengo importante l’assunzione quotidiana di fermenti lattici (per esempio da yoghurt oppure kefir) così come l’abbondante idratazione (con acqua, mi raccomando: le bibite zuccherine accentuano la stipsi). Poi sono utili le fibre per almeno tre motivi: 1) richiamano acqua nell’intestino e velocizzano il transito delle feci rendendole più morbide 2) regalano un duraturo senso di sazietà, limitando quindi la fame atavica che porta alcune mamme ad aumentare di peso in modo esagerato 3) sono molto ricche di minerali e vitamine. Per “fibre” io intendo sia i cereali della colazione, ma anche le fette biscottate, i biscotti integrali, il pane integrale oppure le verdure sia cotte che crude, le prugne secche, le mele cotte… Quindi nel suo caso mi sembra importante curare la dieta e l’intestino per poter prevenire infezioni anche nel tratto genito-urinario. Se non fosse soddisfatta, si possono anche assumere fermenti lattici in bustine (ad esempio I-Natal 1 bustina/die è indicato in gravidanza) abbinati eventualmente ad un multivitaminico che di sicurò avrà effetti benefici anche sulla funzione del suo sistema immunitario. Dato che la sua urinocoltura presenta lo Streptococco agalactiae, sarà indicata la profilassi antibiotica quando sarà in travaglio di parto, ma non è necessariamente indicato ora il trattamento eradicante con antibiotico perché è un batterio “ospite abituale” che non provoca sintomi nella mamma, mentre può essere insidioso per il neonato. Rispetto all’esecuzione di tamponi vaginali, dato che è così in ansia vista la sua storia, credo che glieli farei effettuare per sicurezza/scaramanzia. I tamponi cervicali sono più invasivi di quelli vaginali perché richiedono il posizionamento dello speculum (il beccuccio di plastica trasparente che si utilizza alla visita ginecologica) e sono anche piuttosto costosi. Sarei propensa a proporli solo in chi avesse avuto storia di aborto tardivo (oltre il primo trimestre di gravidanza) o rottura prematura delle acque in una precedente gravidanza oppure in caso di contrattilità prematura o perdite patologiche vaginali nella gravidanza attuale. Le punture di spillo in sede sovrapubica andrebbero indagate meglio per dirimere se provengano dall’utero o dalla vescica. In caso di sospetta infezione delle vie urinarie, oltre a bere moltissima acqua, aiutarsi con spremute di agrumi e vitamina C in generale, sarebbe compatibile il trattamento con Monuril bustine (1 bustina alla sera prima di dormire, a distanza di almeno 3 ore dall’assunzione di cibo, per almeno 2 sere consecutive) oppure quello “classico” con Augmentin (1 cp da 1 grammo per 3 volte al giorno per 6 giorni), chiaramente a discrezione del suo Curante. Spero di averle risposto, cordialmente.

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