Temperatura basale e ovulazione

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 08/06/2020 Aggiornato il 08/06/2020

L'andamento della temperatura basale esprime le varie fasi del ciclo mensile, segnalando anche il periodo fertile.

Una domanda di: Jessica
Gentile Dott.ssa Valmori,
la ringrazio come sempre per le sue risposte sempre molto precise e dettagliate.Volevo aggiornarla sul fatto che poi la mestruazione è arrivata, ma a differenza delle altre con circa 3 giorni di anticipo. Rileggendo le sue osservazioni circa i momenti migliori per provare ad avere rapporti mirati con lo scopo di una gravidanza, mi conferma quindi che anche durante i giorni di rialzo della temperatura basale (a seguito di un abbassamento) sia opportuno sfruttare tali giorni per ottimizzare le probabilità di concepimento? Pensavo, a questo punto erroneamente, che l’ovulazione avvenisse in concomitanza con l’abbassamento repentino della temperatura rispetto al giorno precedente, ma adesso apprendo da lei che invece anche i giorni di rialzo sono giorni “favorevoli”.
La ringrazio come sempre della sua disponibilità.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, vorrei potermi dilungare su questi argomenti ma non vorrei che poi si sentisse autorizzata a fare a meno delle indicazioni di un’insegnante in carne e ossa del metodo sintotermico! Provo a risponderle e a mettere dei punti fermi…anche se tengo a precisare che non sono esperta della materia come un’insegnante abilitata. Le confermo che durante i primi tre giorni di rialzo della temperatura basale (a seguito di un un’abbassamento rispetto alla coverline) sono alte le probabilità di un concepimento, in quanto l’ovulazione è imminente o appena avvenuta. Sappiamo che l’ovulo è fecondabile per 12-24 ore e che durante la fase fertile femminile (riconoscibile dalla presenza di muco cervicale con caratteristiche di trasparenza e filanza elevate, simile all’albume dell’uovo) gli spermatozoi riescono a sopravvivere nell’apparato genitale femminile fino a circa 7 giorni…Dal 4° giorno di rialzo termico, la fase fertile può ritenersi conclusa fino all’arrivo della successiva mestruazione…quando ricomincia un nuovo ciclo.
Un altro dato importante riguardo la rilevazione della temperatura, è l’orario. Se la rilevazione avviene sempre alla stessa ora, non ci sono problemi. Se la rilevazione avviene in ritardo per esempio di un’ora, la temperatura andrebbe “corretta” sottraendo un decimo di grado (esempio alle 8 invece che alle 7 del mattino, se misuro 36,5 devo trascrivere 36,4 e così via)
Inoltre, la fase di rialzo termico dovrebbe avere una durata compresa tra 11 e 16 giorni per poter considerare il ciclo fertile a tutti gli effetti, in caso durasse meno di 11 giorni si è davanti ad una fase luteinica breve e il ginecologo potrebbe decidere di intervenire con una supplementazione di progesterone per facilitare le possibilità di ottenere la gravidanza.
Infine, dal 18° giorno di rialzo termico si può essere ragionevolmente certi di una gravidanza in essere.
Spero di esserle stata di aiuto, mi perdoni se l’ho fatta attendere parecchio per la risposta.
Cordialmente.

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