Nel sito del ministero della Salute si legge che in Italia il rischio di conseguenze irreparabili in seguito al parto è raro. Diversa è la situazione nei paesi disagiati.
Una domanda di: Nicoletta
Si può morire con il terzo cesareo? Epidurale o totale? Cosa mi consiglia?
Elisa Valmori
Salve signora, purtroppo la possibilità di morire di parto non è scongiurata nemmeno ai nostri giorni.
Certamente, il rischio in Italia non è quello dei paesi del cosiddetto Terzo Mondo, dove purtroppo le condizioni igienico-sanitarie sono ben diverse. Sul sito del Ministero della Salute troviamo queste informazioni: “In Italia la mortalità materna si conferma un evento raro: nel nostro Paese, tra il 2006 e il 2012, per cause legate alla gravidanza e al parto, sono morte nove donne ogni 100 mila bimbi nati vivi. La maggioranza dei decessi (68%) avviene in occasione del parto e il 19% durante la gravidanza. Le morti in occasione del parto nell’86% dei casi seguono un taglio cesareo”.
Certamente, è ben diverso effettuare un taglio cesareo in urgenza o in elezione (come nel suo caso), avendo fatto gli esami preoperatori e la visita con l’anestesista che valuta l’idoneità all’intervento. A mio giudizio, è senza dubbio preferibile l’anestesia spinale (col termine “epidurale” di solito si intende l’analgesia in travaglio) invece di quella generale: è infatti meno invasiva e quindi consente un recupero fisico in tempi più brevi, così da potersi occupare presto del suo nuovo nato. Infine (ma non meno importante) le permetterà di essere sveglia nel momento della nascita e di salutare per prima il suo bimbo… A disposizione se desidera, cordialmente.
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