Terzo figlio che non arriva: che fare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 15/05/2024 Aggiornato il 15/05/2024

Se una gravidanza non si annuncia quando si è già diventate mamme due volte, può essere opportuno programmare un controllo ginecologico completo di ecografia pelvica per capire se per caso sia subentrato un qualsiasi problema, per esempio, di natura ormonale.

Una domanda di: Vanessa
Salve dottoressa, buon pomeriggio. Ho 37 anni ho 2 figli e sto provando da 5/6 mesi ad avere il terzo figlio.
Ho unritardo di 7 giorni ho fatto due test entrambi negativi.
Assumo acido folico e tegretol 400mg 1pastiglia e 1/2 alla sera. Vorrei sapere come comportarmi cosa fare cosa pensare visto che mi sono
scoraggiata dopo i test effettuati a esito negativo.
Ma io mi sento stanca ho nausea ogni tanto qualche crampo alle ovaie.
In attesa di una sua risposta la saluto cordialmente.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve signora, prima di tutto le direi di non disperare: visto che ha già avuto due figli ed è ancora relativamente giovane, ci sono ottime probabilità che lei riesca a realizzare il famoso detto “non c’è due senza tre”.
Siccome ha un ritardo del ciclo con test di gravidanza negativo, potrebbe valer la pena programmare un controllo ginecologico completo di ecografia pelvica per capire se ci sia qualche tipo di problema, per esempio, ormonale sottostante.
Dato che è in terapia con Tegretol, mi preme aggiungere alcune indicazioni di massima, non sapendo come mai le sia stato prescritto (epilessia? disturbo dell’umore?).
Quanto ai farmaci anti-epilettici, quelli con minori rischi malformativi sono: Levetiracetam, Lamotrigina, Oxcarbazepina, Gabapentin e Pregabalin.
Anche il Tegretol o Carbamazepina ha basso rischio malformativo ma comporta un maggiore rischio di difetti respiratori alla nascita.
Le pazienti epilettiche sembrano essere a rischio di malformazioni fetali anche quando sono senza trattamento farmacologico, motivo per cui consiglio di effettuare una ecografia ostetrica di II livello (con esenzione M50 ossia gravidanza a rischio) a 16 settimane di gravidanza per poter valutare con maggiore accuratezza la corretta formazione degli organi del suo bimbo/a. Il quesito diagnostico potrebbe essere “epilessia in terapia in gravidanza”.
Inoltre le ricordo l’assunzione di Folina 5 milligrammi 1 compressa al giorno per tutta la ricerca di gravidanza e almeno il primo trimestre della stessa per prevenire eventuali difetti congeniti fetali, in particolare la Folina aiuta a formare correttamente la colonna vertebrale ed il cuore fetale…inoltre contribuisce nella formazione dei globuli rossi materni e fetali.
Infine, immaginando che il controllo ginecologico non evidenzi nessuna anomalia a carico dell’apparato genitale, mi permetto di suggerirle l’apprendimento dei metodi naturali.
Ad oggi sono riconosciuti come validi sia il metodo dell’ovulazione Billings che il metodo sintotermico nelle due varianti Camen o Roetzer.
Si possono incontrare personalmente le insegnanti qualificate di questi metodi, per imparare le rispettive regole di utilizzo (l’insegnamento solitamente è gratuito): si tratta di alcuni incontri individuali (aperti alla coppia, naturalmente), con eventualmente la possibilità di effettuarli online.
L’aspetto unico di questi metodi, sta nel loro essere “double face”: possono infatti essere utilizzati sia per evitare che per ricercare la gravidanza a seconda delle intenzioni della coppia, senza effetti collaterali di nessun tipo sul rapporto sessuale e sulla vostra salute…niente male, no?
Spero di averle risposto e di risentirla presto con buone nuove, cordialmente.

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