Test del DNA fetale negativo e tritest preoccupante: che fare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 18/09/2020 Aggiornato il 18/09/2020

Ci sono casi in cui un'accurata ecografia può permettere di capire se è opportuno o no effettuare l'amniocentesi, che consente di ottenere informazioni certe sulla salute del feto.

Una domanda di: Ellebi
Ho un problema grave, spero mi possiate aiutare. Ho fatto il test del dna fetale con esito negativo. La mia ginecologa mi fa fare ugualmente il
tritest e l’ospedale dove l’ho eseguito mi chiama dicendomi che c’è un alto rischio di trisomia: 1 su 116 e che sarebbe meglio se io mi sottoponessi all’amniocentesi. La mia ginecologa mi ha rassicurato dicendomi che sarà un errore, ho chiamato a Roma il laboratorio che effettua il test del dna fetale e mi hanno detto di non preoccuparmi perché sarà un falso
positivo. Ho troppa paura perché poi indietro non posso tornare più.

Elisa Valmori
Elisa Valmori

Gentile signora, mi hanno colpito della sua mail l’espressione “ho un problema grave” e “indietro non posso tornare più”.
Capisco che l’idea che il suo bambino possa essere affetto da una patologia che ancora non sappiamo guarire sia motivo di grave apprensione ma credo che non per questo si debba perdere la speranza che invece le cose vadano comunque bene.
Sinceramente mi stupisco che lei abbia effettuato il tritest nonostante il test del DNA fosse già negativo, in quanto anche il tritest è un test di screening ma in teoria meno preciso rispetto a quello del DNA fetale.
Poi, se veramente ha effettuato il tritest (ossia dosaggio di free beta-hCG, estriolo non coniugato e alfafetoproteina), si tratta sempre e comunque di un prelievo di sangue e non è associato ad una valutazione ecografica come invece lo è il test combinato (ossia ecografia per traslucenza nucale con bitest ossia prelievo di sangue per free beta-hCG e PAPP-A).
Sarei dell’idea che un esame ecografico accurato possa darci informazioni molto preziose sull’indicazione ad eseguire o meno un’amniocentesi di conferma nel suo caso specifico. Può essere che la sua ginecologa lo abbia già effettuato e, sulla base di questo, rassicurata.
In caso lei decidesse di sottoporsi ad amniocentesi, comunque, avrebbe di fronte ancora due alternative:
1) l’amniocentesi conferma che il bambino è sano
2) l’amniocentesi diagnostica una patologia cromosomica fetale. Anche in questo secondo caso, la scelta di interrompere la gravidanza o meno è nelle sue mani, non è obbligata!
Capisco che sia logorante non sapere con certezza come il suo bimbo stia, ma mi permetto di notare che nel fondo del suo cuore una mamma “sente” quello che è giusto fare…per cui la invito a non avere paura e fidarsi del suo istinto materno.
Mi tenga aggiornata se desidera, spero di averla rincuorata!

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti