Test di Coombs positivo: che fare?

Professoressa Anna Maria Marconi A cura di Professoressa Anna Maria Marconi Pubblicato il 24/09/2018 Aggiornato il 24/09/2018

Se il test di Coombs risulta positivo è opportuno ripeterlo nel corso della gravidanza. L'indagine si effettua per escludere che vi sia un'incompatibilità tra il sangue della madre e quello del feto: una simile eventualità determina la produzione, da parte dell'organismo materno, di anticorpi che vanno a distruggere i globuli rossi del feto.

Una domanda di: Marisa
Ieri ho ritirato il referto del test di Coombs e risulta positivo. Il mio gruppo sanguigno è 0+ e quello del mio compagno B+. La ginecologa non mi ha tranquillizzato mi ha solo detto che è da tenere sotto controllo. Vorrei avere qualche informazione in più, la gravità della situazione e l’eventuale rischio per il feto. Premetto che è la mia prima gravidanza, non ho assunto farmaci e mai fatto trasfusioni. Grazie mille.

Anna Maria Marconi
Anna Maria Marconi

Gentile signora, sarebbe opportuno approfondire con la tipizzazione degli anticorpi presenti. Il test di Coombs infatti può risultare positivo non solo per una incompatibilità per il fattore Rh ma anche per incompatibilità dei gruppi ABO o di altri gruppi, cosiddetti “rari”. Non si tratta, comunque, almeno nella maggior parte dei casi di una situazione preoccupante. Quindi è corretto ripetere nel tempo il test per verificare che il titolo non aumenti, ma nient’altro. Con cordialità.

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