Tetracicline assunte a inizio gravidanza: ci sono rischi?
A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia
Pubblicato il 22/07/2025
Aggiornato il 23/07/2025 Gli studi disponibili sull'impiego di tetracicline nel 1° trimestre di gravidanza non hanno evidenziato un aumento del rischio di malformazioni del bambino.
Una domanda di: Conny
Sono attualmente in attesa di circa sei settimane. Ho scoperto di essere incinta con un dosaggio delle beta-hCG pari a 40.002. Desidero segnalarle che, nel periodo in cui presumibilmente è avvenuto il concepimento, ho effettuato una terapia per l’Helicobacter pylori, assumendo il farmaco Pylera, che contiene tetraciclina.
La cura è stata eseguita per nove giorni. Sono consapevole che la tetraciclina può avere effetti potenzialmente dannosi in gravidanza, soprattutto nel secondo e terzo trimestre, ma mi preoccupa l’assunzione nelle primissime settimane, quando ancora non sapevo di essere incinta. Vorrei avere un parere specialistico circa i possibili rischi per il corretto sviluppo embrionale in questa fase molto precoce della gravidanza, e se sono indicati eventuali approfondimenti o monitoraggi specifici. Resto in attesa di un suo gentile riscontro e la ringrazio anticipatamente per la disponibilità. Cordiali saluti.

Antonio Clavenna
Gentile Conny,
gli studi disponibili sull'uso nel primo trimestre di gravidanza di tetracicline non hanno documentato un aumento del rischio di malformazioni.
Da quanto da lei riferito è, inoltre, verosimile che l'assunzione è avvenuta prevalentemente nelle prime settimane dopo il concepimento, prima dell'inizio della formazione degli organi embrionali. Le confermo che questi antibiotici sono, invece, controindicati nel II e III trimestre di gravidanza per il rischio di tossicità a carico dello sviluppo delle ossa e dello smalto dei denti. Cordiali saluti.
Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.
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