Timori dopo l’ecografia morfologica

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 16/01/2023 Aggiornato il 23/01/2023

Quando l'ecografia morfologica rileva qualcosa che non torna rispetto ai parametri usuali la cosa migliore da fare per capire bene la situazione è certamente quella di ripetere l'esame dopo un certo lasso di tempo.

Una domanda di: Valeria
Buongiorno dottoressa Valmori. Ho effettuato ieri ecografia morfologica a 21+0 settimane di gestazione. La bambina, che si presentava in posizione podalica, ha le seguenti misure: BPD 47 mm; CC 175 mm; CA 154 mm; FL 35 mm; HL 35 mm; Peso stimato 375g. Poiché la ginecologa ha riportato nel referto un valore PI delle arterie uterine ai limiti massimi della norma (PI medio 1,6), sono un po’ preoccupata che possa andare incontro ad un ritardo di crescita fetale. Inoltre le misurazioni BPD, CC e CA sembrano indietro rispetto all’epoca gestazionale. Preciso che gli esami di coagulazione del sangue sono tutti buoni, non ho proteine nelle urine, l’urinocoltura è negativa. Io ho 29 anni, non ho mai fumato, sono astemia, non soffro di diabete, ho sempre praticato sport con molta regolarità e controllo regolarmente la pressione che è nella media dei 115/60, con circa 60 bmp a riposo. Ieri invece mi sono trovata davanti un medico che ha iniziato a farmi domande sulle mie abitudini, come se qualcosa non andasse e potesse essere imputato a patologie o ad un cattivo stile di vita. Sono peraltro molto allarmata per via della mia placenta che ancora ricopre l’orifizio uterino interno e perché mi è stato suggerito di approfondire l’anatomia del cuore della piccola con un eco cardio, senza molte spiegazioni. Non le nascondo che sono molto in allarme. So che solo il tempo mi darà delle risposte, ma intanto volevo avere un suo parere, poiché nelle sue parole ho sempre trovato conforto. La ringrazio per quello che fa e le auguro buon lavoro.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, ho controllato le misure dell’ecografia della sua bimba e mi sembra particolare che la circonferenza addominale sia al 40° centile, il femore al 50° centile e invece la circonferenza cefalica al 15°/20° centile. (I centili sono un modo di classificare la distribuzione delle misure nella popolazione. L’intervallo di normalità è compreso tra il 10° e il 90° centile). Se ci fosse un ritardo di crescita da malfunzionamento della placenta mi aspetterei di trovare la circonferenza cefalica regolare e invece quella addominale in difetto. Quindi potrebbe essere stata misurata in difetto la circonferenza cefalica per via della posizione fetale o, in alternativa, potrebbe essere che la conformazione della testolina della bimba sia un po’ allungata e quindi di forma più ellittica che circolare. Quanto al PI =1.6 mi pare strano che fosse riferito alle arterie uterine e non invece all’arteria ombelicale. In ogni caso, quando non tornano i conti in ecografia la cosa migliore è certamente ripetere l’esame nel tempo anche se questo comporta una notevole ansia per la mamma (immagino che la data dell’ecocardiografia le sembri irraggiungibile). Rispetto alle sue abitudini, forse sarebbe importante approfondire quanto lei stia ancora praticando attività fisica in quanto, se fosse rimasta troppo attiva anche in questi primi mesi di gravidanza, questo potrebbe aver condizionato negativamente gli scambi a livello placentare (anche se presumo non sia il suo caso). Al momento direi che è comunque presto per preoccuparsi dell’inserzione placentare: come forse le ho scritto in precedenza la sua placenta sarà trascinata in alto dall’utero che si espanderà progressivamente nel suo volume durante le prossime settimane…abbia fiducia! Se volesse inviarmi il referto completo della sua ultima ecografia forse sarò in grado di darle ulteriori spiegazioni anche se presumo che i miei colleghi l’avrebbero già fatto di sicuro se fosse stato necessario. Cordialmente.

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