Tosse da SIRT a 10 anni?

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 05/11/2024 Aggiornato il 06/11/2024

La sindrome da ipersensibilità dei recettori della tosse (SIRT) non dovrebbe più costituire un problema impegnativo per un bambino di 10 anni. Gli eventuali attacchi di tosse associati a raffreddore non devono quindi suggerire di far saltare al bambino giorni di scuola o pomeriggi di sport.

Una domanda di: Anita
Mio figlio ha 10 anni pesa 32 kg ed è alto 1.45, abbiamo vissuto per anni la Sirt almeno 4 episodi all’anno, dove mio figlio a volte
rispondeva a bassi dosaggi di bentelan che acceleravano la maturazione della tosse. Quello che vorrei chiedere è: ormai ha 10 anni ma è comunque spesso
soggetto a tosse notturna da scolo. La pediatra dice che forse avendo una leggera deviazione del setto produce sempre più muco e quando il raffreddore
è più intenso è sempre a rischio tosse incessante che noi curiamo con la pazienza e i lavaggi o qualche sciroppo balsamico. Io però come mamma sono
stanca delle assenze da scuola dallo sport etc. A volte mi sento sola perché i suoi compagni sembrano già rinforzati e un raffreddore non li ferma. È
vero che crescendo passerà? Non dovrebbe già essere un ricordo questa tosse? Grazie.

Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora,
prima di tutto complimenti per suo figlio che è in forma perfetta. Oggi, come credo sappia, l’eccesso di peso e l’obesità sono il male più comune dei nostri ragazzi (e anche il più “incurabile”). Detto questo, la SIRT certamente si caratterizza per la tosse secca incessante dei primi giorni del raffreddore ma a 10 anni dovrebbe essere in via di esaurimento, almeno per gli aspetti più impegnativi. Al contrario la tosse catarrale “da scolo” (ovvero con concomitante muco dal naso), è quella che caratterizza la parte finale di tutte le infezioni respiratorie virali e che, anche a 10 anni e specie in questi mesi dell’anno, sono “in agguato” e non interessano di certo soltanto suo figlio.
Tuttavia, come è stato ben dimostrato, per i genitori il proprio figlio tossisce sempre più degli altri (non è una battuta, mi creda!). Nel suo caso però vi è anche una palese eccessiva attenzione al problema. Lo dico perché trovo alquanto strano che a 10 anni e per un problema così banale un bambino necessiti dei lavaggi nasali e, tanto meno, di improbabili e dimostratamente inutili sciroppi balsamici. Ancora peggio sentire che per queste cose di nessuna rilevanza abbia potuto perdere più giorni di scuola e specialmente di sport (che, tra l’altro, è il modo più efficace per ripulire i polmoni dal catarro residuo). In altre parole, e mi scuso per questa mia opinione basata soltanto sulle poche cose che ha scritto, mi sembra di poterle dire, che non è suo figlio (o il setto nasale storto) a fare la differenza con quelli che “un raffreddore non li ferma mai”, ma semplicemente la troppa importanza e preoccupazione che viene data a malattie di nessun conto. Provare per credere.

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