Tosse insistente in un bambino di 9 anni: può essere (ancora) la SIRT?

Professor Giorgio Longo A cura di Giorgio Longo - Professore specialista in Pediatria Pubblicato il 30/12/2024 Aggiornato il 06/01/2025

La Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse (SIRT) in genere tende a risolversi a mano a mano che il bambino cresce, tuttavia ci sono casi in cui persiste anche in età scolare, fortunatamente dando luogo ad accessi di tosse via via sempre più sporadici.

Una domanda di: Silvana
Sono la mamma di un bambino di 9 anni.
Da quando ha circa 3 anni ha iniziato ad avere tosse insistente, abbaiante ogni volta che si raffreddava, a volte accompagnata da episodi di
laringospasmi notturni. Mai nessuna cura è stata risolutiva, negli anni gli è stato prescritto di tutto: cortisone, broncodilatatori sia per aerosol che inalanti,
antistaminici, terapia con singulair, cure per il reflusso ma nulla era in grado di risolvere la tosse in fase acuta né di prevenire gli attacchi.
Ci veniva detto che con gli anni sarebbe migliorato, in realtà ora che ha 9 anni forse ha meno episodi ma ogni volta che si raffredda continua ad avere
sempre questo tipo di tosse. Ultimo episodio di questi giorni, ha avuto influenza con tre giorni di febbre alta,dopo i quali ha iniziato con la tosse abbaiante e ininterrotta.
Ho sentito parlare per la prima volta di Sirt leggendo un suo articolo e ci rivedo in tutto la tosse di mio figlio.
Riuscirà mai a non avere più questa tosse? Cosa significa che migliora con la crescita? Adesso ha 9 anni è normale che ancora succeda?
Per quanto riguarda gli episodi di laringospasmi almeno quelli potrebbe non averli più adesso che è più grande?
C’è qualcosa che possiamo fare o dare per alleviare la tosse?

Giorgio Longo
Giorgio Longo

Cara signora,
da quello che dice mi sembra di poter confermare che suo figlio ha (e ha avuto) la Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse (SIRT). Tipica l’intensità della tosse come Lei riferisce, ma anche l’inefficacia di tutte le terapie che abitualmente vengono (inutilmente) consigliate in questa condizione. Questo particolare tosse che ricorre sempre al massimo ad ogni “raffreddore” può persistere anche nelle età successive, ma certamente con episodi sempre più rari, come di fatto sta accadendo anche a suo figlio. Stessa cosa per il laringospasmo che già a 9 anni non dovrebbe più ripresentarsi. Per prevenire le infezioni respiratorie virali che inducono la tosse non c’è nulla che possa servire (se non il bagaglio immunitario acquisito dalle precedenti infezioni). Però il vaccino antinfluenzale (che fa evitare l’infezione più importante) lo consiglierei sempre e a tutte le età per l’efficacia e assenza di effetti negativi. Cordialmente.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Secrezioni vaginali abbondanti a sei mesi dal parto: cosa segnalano?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La comparsa di perdite trasparenti, prive di odore e non associate a particolari sintomi potrebbe essere espressione della ripresa dell'attività ovarica. Ma per avere la certezza che non si tratti di altro è meglio effettuare un controllo.   »

Gemelli: perché sono diversi?

31/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Se i gemelli sono dizigoti è normale che abbiano un aspetto differente, anche per quanto riguarda il colore di occhi e capelli. Questo perché, a differenza dei gemelli monozigoti, non condividono un identico patrimonio genetico.   »

Streptococco: dare l’antibiotico “solo” per sei giorni favorisce le ricadute?

24/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In caso di infezioni batteriche, la tendenza attuale è di ridurre la durata della terapia con antibiotico sia perché si rivela ugualmente efficace sia in quanto un trattamento breve diminuisce il fenomento dell'antibiotico-resistenza, che rappresenta una grave minaccia per la salute di tutti.   »

Fai la tua domanda agli specialisti