Tosse persistente in una bimba di 9 anni: cosa può essere?

Dottor Stefano Geraci A cura di Stefano Geraci - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 17/04/2025 Aggiornato il 16/05/2025

Una tosse che non passa (e non si risolve con l'antibiotico) può essere dovuta a un virus respiratorio, a un'allergia ai pollini oppure può anche avere una natura psicogena: per stabilirlo vanno presi in considerazione anche eventuali sintomi che vi si accompagnano.

Una domanda di: Fabio
Buona sera dottore, mia figlia di 9 anni ha la tosse da più diu un mese. Pur facendo terapia antibiotica e aver fatto flumicil antibiotico e Grintuss la bambina ha sempre dei cicli di tosse pesante e anche io e mia moglie siamo quasi nello stesso stato da circa un mese stesse terapie ma la tosse persiste. Ho pensato anche alla legionellosi causata dal condizionatore perché lo usiamo un'ora la mattina per scaldare casa, preciso che è un impianto di 2 anni. Abbiamo solo tosse e nessun altro sintomo. Spero in un suo riscontro, grazie buona sera.

Stefano Geraci
Stefano Geraci

Caro papà,
una tosse che dura da più di un mese in questa stagione così bizzarra non stupisce più di tanto. Molto probabilmente ha un’origine virale, come dimostra il fatto che l’antibiotico non si è dimostrato efficace perché appunto non funziona sui virus ma solo sui batteri. Escludo che si tratti di legionella, mentre potrei ipotizzare, in alternativa alla responsabilità di un virus respiratorio (ne stanno circolando ancora molti, comunque), una forma di allergia respiratoria, visto che a marzo arrivano le graminacee e la parietaria. Naturalmente non posso fare una diagnosi a distanza, anche perché lei non ha descritto il tipo di tosse, ovvero se è secca o grassa, se è associata ad altri sintomi, come muco dal naso e occhi arrossati, e se si manifesta anche di notte oppure solo di giorno. In quest’ultimo caso, si deve tenere in considerazione anche la tosse di natura psicogena, cioè non legata a un problema delle vie respiratorie ma autoindotta vuoi per attirare l’attenzione, vuoi per nascondere un disagio vuoi per un’irrequietezza che non trova sfogo altrimenti. Anche in questo caso, ripeto e sottolineo, che si tratta solo di ipotesi che non posso avvallare in alcun modo poiché non ho modo di visitare la bambina. Il mio consiglio è di non pensare alla legionella, di non dare altre terapie, ma di invitare la bambina a bere acqua a piccoli sorsi più spesso possibile, sia perché è fluidificante sia in quanto non di rado i bambini di questa età bevono poco semplicemente perché si dimenticano di farlo. Se alla bambina dà sollievo, può comunque somministrarle all’occorrenza , cioè in caso di accessi di tosse violenti, il prodotto calmante a base di miele che già avete usato.
Cordialmente.

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