Salve dottore, le scrivo per avere un consiglio su quale specialista rivolgermi per mio figlio di 5 anni. Sin da quando aveva poco più di un
anno ogni raffreddore è per noi un’inferno. I primi 2-3 giorni e finché il muco non diviene più denso mio figlio tossisce senza sosta, una tosse
fortissima che non si placa con nulla, broncodilatatori, cortisone, aerosol…raramente ha funzionato il Bentelan. I pediatri, ne abbiamo visti
tanti, talvolta ci hanno parlato di broncospasmo, altre volte non hanno sentito un fischio, ma io leggendo i suoi articoli credo che mio figlio soffra
di SIRT. C’è qualche cura preventiva? Ormai non c’è più una vita sociale, va a scuola 3 giorni e poi 7 a casa, noi genitori siamo disperati. Io mamma
appena lo sento tossire vado in crisi, non so più come gestire questa situazione perché lo vedo soffrire. Sto attenta a qualsiasi cosa , evito
posti chiusi e affollati, lo porto a scuola già sapendo che da lì a poco si ricomincerà. Saluti sinceri.
![Giorgio Longo Giorgio Longo](https://static.bimbisaniebelli.it/wp-content/uploads/2019/02/longo-150x150.jpg)
Giorgio Longo
Cara signora,
da quello che scrive, ma specialmente dall’angoscia che trasmette con le sue parole sarei abbastanza certo che suo figlio (“anche suo figlio” visto che non è la prima volta che rispondo su questo tema e già Lei lo ha ipotizzato) è affetto dalla tosse da SIRT (Sindrome da Ipersensibilità dei Recettori della Tosse). Una tosse innescata dai comuni “raffreddori”, che mette a dura prova bambini e genitori specie nell’età prescolare, quando le infezioni respiratorie virali ricorrono con alta frequenza. La tosse da SIRT e una condizione non frequente, ma certamente non rara, interessa più o meno il 3% dei bambini. Elementi tipici per questa diagnosi e che non mancano mai sono l’età di esordio a cavallo dei tre anni; la tosse “terribile” dei primi 2- 4 giorni di ogni raffreddore e che si ripete sempre inesorabile con la stessa inusuale intensità e ultimo, ma non certo per importanza, che non risponde ad alcun trattamento, né in fase acuta, né in prevenzione. Tipico anche che il fatto che spesso non viene riconosciuta e correttamente diagnosticata e questo è un male perché sapere che, pur “terribile”, è una tosse che non deve comportare alcuna preoccupazione per la salute del bambino, che non evolverà mai in alcuna patologia broncopolmonare (asma o altro) e che si risolverà spontaneamente con l’avanzare dell’età scolare (parallelamente al diradarsi
della infezioni respiratorie). In altre parole, come sono solito sottolineare, nessuna terapia risulta realmente efficace ma, fare la diagnosi e tranquillizzare, è mezzo curare.
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