Toxoplasmosi: che rischi se si contrae a 26 settimane?

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 17/11/2022 Aggiornato il 17/11/2022

La toxoplasmosi contratta all'inizio del terzo trimestre può essere trasmessa al bambino.

Una domanda di: Giulia
Che rischio corre il feto con la toxoplasmosi a 26+3 di gravidanza? Penso di averla contratta da pomodori dell’orto non lavati e riscaldati in padella a fuoco basso per 5 minuti, rischio l’aborto?

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile signora, dopo il contagio da parte del toxoplasma i primi anticorpi, detti IgM (immunoglobuline IgM), compaiono in genere a partire dai 10-12 giorni successivi, per raggiungere la loro quantità massima dopo 2-4 settimane. Non è chiaro se ha effettuato questo esame e quindi se è sicura di aver contratto l’infezione. Se così fosse c’è il rischio che l’infezione venga trasmessa al bambino. Per cercare di impedire che accada è opportuno effettuare una terapia con antibiotico, per esempio, la spiramicina che è ben tollerata in gravidanza. Lo scopo è appunto cercare di impedire che avvenga la trasmissione. Ovviamente spetta al ginecologo curante la prescrizione. In nessun caso in simili eventualità si può ricorrere al fai-da-te e neppure ai pareri a distanza, che hanno solo un valore di indicazione generale. Sappia comunque che infezione materna non significa automaticamente trasmissione al feto. Comunque sia anche il reparto di neonatologia va allertato della possibilità che il bambino sia stato contagiato, in modo che alla sua nascita la situazione venga immediatamente gestita nel modo più opportuno. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti