Toxoplasmosi: può essere trasmessa dal contatto con una mosca?

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 17/06/2022 Aggiornato il 17/06/2022

In linea teorica è possibile che il contatto stretto con un insetto che per sua caratteristica si posa sulle feci esponga al rischio di sviluppare la toxoplasmosi. Per fortuna, le probabilità che accada sono scarse.

Una domanda di: Una lettrice
Sono alla 15esima settimana di gravidanza e non ho fatto la toxoplasmosi. Ieri, all’aperto, mi è entrata in bocca una mosca,che ho prontamente rimosso. Ora ho una tremenda paura che mi abbia trasmesso la toxoplasmosi. È possibile?
Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Cara signora,
sarebbe necessaria una bella dose di sfortuna a essere stata contagiata nel modo che riferisce. Tuttavia, non si può escludere questa eventualità in
quanto almeno in linea teorica gli insetti coprofagi o che comunque si appoggiano sulle feci potrebbero essere portatori del toxoplasma gondii, il
microorganismo responsabile della toxoplasmosi. Potrebbero infatti essere entrati a contatto con feci infette di gatti o di topi. Per escludere di
essere stata contagiata può effettuare sul sangue il test per la ricerca degli anticorpi anti-toxoplasmosi: se fosse successo (come credo e mi auguro non sia) l’analisi del sangue
evidenzierebbe la presenza degli anticorpi IgM che indicano che l’infezione è in atto. Nel malaugurato caso in cui emergesse davvero che è stata contagiata dovrà
affrontare una cura con un antibiotico specifico. Il più usato è la spiramicina, ben tollerata dalle donne incinte e dal feto. Ci sono inoltre
associazioni di antibiotici (pirimetamina e sulfadiazina) che sembrano essere ancora più efficaci: spetta comunque al suo ginecologo curante
prescrivere, eventualmente, la medicina da impiegare. Ma direi di non fasciarsi la testa prima del tempo, perché se è vero che in medicina non si
può mai escludere nulla con matematica sicurezza lo è altrettanto che le probabilità che lei sia stata contagiata non possono essere particolarmente
alte. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

 

 

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Pillola del giorno dopo a un mese e mezzo dal parto: si può assumere se si sta allattando?

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Di fatto, se si sta allattando esclusivamente al seno e dal parto è passato poco tempo, non è necessario assumere la contraccezione d'emergenza perché si può contare su una naturale protezione anticoncezionale.   »

Bimbo di 14 mesi che non vuole masticare

13/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

In genere è intorno ai 12 mesi che i bambini sono abbastanza in grado di masticare, ma è tra i 18 e i 24 mesi che si arriva a masticare bene di tutto. Solo se a due anni il bambino ha ancora gravi difficoltà col cibo a pezzettini è opportuno discuterne con il pediatra.   »

Fai la tua domanda agli specialisti