Toxoplasmosi: si può prendere dal pavimento sporco?

Dottor Fabrizio Pregliasco A cura di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia Pubblicato il 02/12/2022 Aggiornato il 23/12/2022

Il contagio da parte del toxoplasma avviene ingerendo alimenti infetti o venendo a contatto con feci di gatto contaminate, tuttavia vivere in un ambiente poco pulito è poco salutare, a prescindere dalla toxoplasmosi.

Una domanda di: Giulia
Io vivo in una casa veramente molto piccola, la cucina e il salotto non sono neanche 20 metri quadrati, abbiamo il vizio di stare in casa con le scarpe con le quali usciamo normalmente. Portando lo sporco da fuori, terra, polvere eccetera e la sera spazzando, col fatto che la polvere va in aria e si respira tramite naso/bocca, c’è il rischio di prendere la toxoplasmosi?

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco

Gentile signora, il toxoplasma, responsabile della toxoplasmosi, è presente nelle verdure sporche, nella carne cruda, nelle feci di gatto infetto. Il contagio avviene per ingestione, non credo che voi ingeriate la sporcizia che portate in casa. Toxoplasmosi a parte, portare in casa la sporcizia e poi eliminarla spazzando, operazione che giocoforza alza la polvere da terra, non è certo salutare, perché respirare il pulviscolo, anche nel caso in cui fosse privo di germi, è comunque dannoso per l’apparato respiratorio. Direi quindi di abbandonare al più presto quello che lei chiama “vizio”, mentre si tratta semplicemente di una consuetudine legata a una scarsa attenzione all’igiene, anche in vista dell’arrivo del bambino (immagino che lei sia incinta anche se non lo scrive esplicitamente). Un neonato ha infatti bisogno di essere accolto in un ambiente pulito (e anche ben aerato). Direi dunque che le scarpe sporche vanno lasciate fuori casa e che comunque sui pavimenti va passato l’aspirapolvere e poi lo straccio umido, appunto per non sollevare la polvere, che oltretutto, se si usa la scopa, finisce per depositarsi sui mobili. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti