Una domanda di: Vittoria
Le scrivo la mia storia di ricerca della gravidanza. Siamo reduci da tre aborti spontanei di fila. Il primo marzo 2024 si conclude con un uovo chiaro scoperto a 8 settimane, raschiamento dopo fallimento della terapia farmacologica. Il secondo tentativo (settembre 2024),dopo aver visto l’embrione e sentito il battito, si conclude a 10+2 settimane per
assenza di battito, nessuna perdita o avvisaglia. Prendevo solamente progeffik. Raschiamento. Purtroppo ora è capitato ancora. Sembrava andare tutto per il meglio quando al test combinato ci hanno riferito un alto rischio per trisomia 18 nonostante l’ecografia fosse perfetta. Le proteine dosate erano molto basse ed era presente arteria unica. Abbiamo eseguito la villocentesi ma nel frattempo, ancora in attesa del risultato, compaiono delle perdite di sangue e in pronto soccorso riscontriamo assenza di battito a 14+1 (luglio 2025). Espulsione con terapia farmacologica. Il risultato parziale della villocentesi arriva ed indica una triploidia. Siamo stremati da questo dolore che continua a ripetersi. Io ho 30 anni il mio compagno 34. Abbiamo già fatto il cariotipo che è risultato normale per entrambi. Il mio compa uno ha eseguito lo sperimiogramma. Ho eseguito inoltre esami di coagulazione, di autoimmunità ed endocrinologici, nonché visita reumatologica ed endocrinologica. Tutti i risultati sono normali e non indicano nulla di che. Secondo lei può veramente essere solo sfortuna come ci dicono? Che esami di approfondimento mi consiglierebbe ? Devo rivolgermi alla diagnosi pre impianto? La ringrazio.

Elisa Valmori
Salve signora,
anche a me sembra davvero strano che si possa parlare di sfortuna in casi come il suo. Ci deve essere una spiegazione medica che probabilmente ancora ci sfugge. Mi ha già citato diversi accertamenti risultati nella norma sia per lei che per il compagno e onestamente non saprei quali altre indagini proporvi. Mi ha anche chiesto se sia il caso di ricorrere alla diagnosi pre-impianto e questo mi fa pensare che siate disposti a tutto pur di avere un figlio oppure che non conosciate bene che tipo di impatto possano avere questo tipo di pratiche sulla salute sia fisica che psicologica individuale e di coppia. Io credo che esista una strada meno invasiva da percorrere. Si tratta della Naprotecnology ossia una disciplina che si prefigge di indagare in modo sistematico l'eventuale presenza di problematiche nella fertilità di coppia e di rimuoverle laddove possibile per consentire un concepimento per via naturale, in alternativa alla meglio nota Procreazione Medicalmente Assistita o PMA (purtroppo gravata non solo da costi ma anche da rischi per la salute sia materna che infantile non indifferenti). Le allego un sito che rimanda ad una realtà presente nella Svizzera italiana ma in cui troverà contatti di medici italiani che hanno approfondito questa disciplina e che hanno ottenuto ottimi risultati, con minori rischi sia per le mamme che per i bambini concepiti.
http://www.naprotecnologia.ch/index.html
Spero di averle aperto uno spiraglio di speranza, resto a disposizione se desidera, cordialmente.
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