Trigonocefalia lieve: il bambino va operato?

Dottor Carlo Efisio Marras A cura di Carlo Efisio Marras - Dottore specialista in Neurochirurgia Pubblicato il 23/09/2019 Aggiornato il 23/09/2019

Quando i pareri degli specialisti non concordano sull'opportunità di sottoporre il bambino a un intervento chirurgico, occorre effettuare una serie di indagini che possano chiarire meglio il quadro clinico e, quindi, orientare la scelta possedendo dati sufficienti per non sbagliarla.

Una domanda di: Addolorata
Dottore buongiorno. A seguito di una sospetta asimmetria cranica ho fatto 2 visite neurochirurgiche al mio bambino: nel primo centro ci hanno consigliato di sottoporre il bambino a operazione e nel secondo centro è stata diagnostica una trigonocefalia di secondo tipo, quindi che non necessita di operazione. Lo stato di salute a livello neurologico è adeguato. Io le invio anche delle foto per sapere un suo parere. Grazie mille.

Carlo Efisio Marras
Carlo Efisio Marras

Gentile Signora,
le malformazioni craniche causate da una precoce fusione delle ossa craniche a livello del loro punto di contatto (suture) sono rare e di differente entità. Possono determinare alterazioni della morfologia della testa a seconda della sutura coinvolta. Nel caso della trigonocefalia, l’alterazione della morfologia cranica dipende dalla precoce saldatura della sutura metopica che separa l’osso frontale in due porzioni uguali e simmetriche e che normalmente si consolida entro il primo anno di vita.
L’elemento peculiare della trigonocefalia è quindi rappresentato da una salienza della porzione centrale della fronte che ne può determinare un aspetto più o meno appuntito. Questa malformazione si manifesta in forma lieve con la cosiddetta cresta metopica che non richiede alcun trattamento; nei casi più severi determina alterazioni che coinvolgono anche le orbite (che risultano così più vicine) e la porzione anteriore della base del cranio.
L’indicazione alla chirurgia può dipendere da differenti fattori, eventualmente tra loro associati, come lo sviluppo neuromotorio, la funzione visiva e l’aspetto estetico. Se la scelta della chirurgia è univoca nelle forme gravi, è invece più difficile quando si passa dalle forme moderate a quelle lievi.
Ciò che preoccupa maggiormente i genitori è ciò che potrebbe derivare dalla riduzione dello spazio a disposizione del cervello, dipendente dalla malformazione, con una interferenza sull’acquisizione delle competenze psicomotorie. I bambini con trigonocefalia severa hanno nei primi mesi di vita un quadro neurologico e cognitivo adeguato all’età che in seguito può subire un rallentamento. In queste circostanze la scelta dell’intervento chirurgico ha un importante valore preventivo ed è indicato già a partire dal 4°-6° mese di vita. Per contro attualmente non sono disponibili dati scientifici che dimostrino un effetto negativo su queste funzioni nelle forme lievi e moderate.
Probabilmente la ragione per la quale ha ricevuto questi due risposte apparentemente in contraddizione dipende dalla insufficienza di evidenze scientifiche che altrimenti avrebbero permesso ai due consulenti di darvi un parere unanime.
Purtroppo, un’indicazione basata sulla valutazione di fotografie del bambino anche se ben eseguite non è sufficiente per dare la risposta tanto attesa; un attento esame obiettivo insieme ad una valutazione neuropsicologica, oculistica, TC e/o RM dell’encefalo permette di raccogliere informazioni adeguate che, condivise con i genitori consentono di definire il percorso migliore.
Quando l’indicazione all’intervento viene proposta dallo specialista e condivisa dai genitori, si provvede ad una correzione chirurgica entro l’anno di vita con risultati positivi e rischio di complicazioni molto contenuto. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto in gravidanza: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti