Soffro di cefalea tensiva ormai da anni e l’unica soluzione per me è l’utilizzo del rizatriptan lio. Adesso sono alla sesta settimana di gravidanza ed ho già avuto un attacco di emicrania molto forte. Mi è stato detto di “prediligere altri antidolorifici tipo paracetamolo” ma poiché il loro effetto è pari a zero su di me vorrei sapere se è necessario che continui a soffrire, tenendomi il mal di testa giorno dopo giorno,oppure posso utilizzare con totale sicurezza il mio farmaco. Grazie tante per l’attenzione.
Elisa Valmori
Salve cara signora, sono lieta di poterle dare una buona notizia: i triptani sono farmaci compatibili in gravidanza! Ho appena visionato il foglio illustrativo del Rizatriptan e vorrei precisare che non è corretto affermare che non ci siano dati sui possibili effetti avversi per il nascituro. In realtà, gli studi disponibili nella gravidanza umana NON hanno riscontrato un aumento del rischio di malformazioni congenite in caso di esposizione a questo tipo di farmaci. Inoltre, va detto che si tratta di una terapia al bisogno e non continuativa e per questo motivo i triptani sono anche compatibili in allattamento (anche se in teoria sarebbe meglio impiegare Sumatriptan invece di Rizatriptan). Le segnalo infine che, qualora gli attacchi di emicrania non dovessero ridursi nella loro frequenza (a volte, però, la gravidanza fa miracoli da questo punto di vista), sentito il parere del neurologo curante, si potrebbe ipotizzare di assumere quotidianamente Laroxyl (Amitriptilina) 5-10 gocce al giorno per prevenire l’insorgenza stessa degli attacchi di emicrania. Spero di esserle stata utile, resto a disposizione se desidera, cordialmente.
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