Un figlio a 45 anni

Dottor Francesco Maria Fusi A cura di Francesco Maria Fusi - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 03/06/2020 Aggiornato il 03/06/2020

Rimanere incinta a 45 anni in linea teorica è possibile, ma nella pratica le probabilità di riuscirci sono molto modeste.

Una domanda di: Michela
Ho 45 anni e fortunatamente nessuna patologia. Ho deciso avendo trovato la persona giusta di avere un bambino, sono tre mesi o 4 che proviamo, da due
assumo inofert combi due al di è un multivitamibico multicentrum pre mamma. Al momento ho notato un ciclo un po’ diverso, ho ovulato il 3 maggio con
test accertatore, e ho avuto il ciclo solo il 25 maggio… con 8 gg di ritardo rispetto al mio normale ciclo.
Non solo ma verso il nono giorno post ovulazione ho avuto perdite rosa per un
paio di giorni. Il ciclo è durato circa 6 giorni, di cui tre giorni di flusso normale e poi
perdite marroncine per altri 4 giorni. Tanto che ho pensato ad un aborto o gravidanza biochimica.
A questo punto mi chiedo se insistere con questi integratori, il parere del
mio medici è favorevole, io invece ho dei dubbi mentre un altro medico mi
consiglia di non assumere nulla se non acido folico che già assumo.
La ringrazio per il tempo che mi potrà dedicare.
Francesco Maria Fusi
Francesco Maria Fusi

Buongiorno,
l’inositolo, contenuto negli integratori che sta assumendo, può lievemente migliorare la qualità degli ovociti. Non fa però miracoli e a 45 anni più che gli integratori è la grande fortuna che può aiutare. Le probabilità di dare inizio a una gravidanza sono infatti bassissime e, in più, se il concepimento dovesse avvenire è alto il rischio di aborto spontaneo, cioè che la gravidanza si interrompa naturalmente. Purtroppo l’età fertile della donna ha un termine ben preciso. Con cordialità.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Candeggina inalata in gravidanza: ci sono rischi?

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

La candeggina può essere pericolosa se inalata insieme ad altri prodotti che sprigionano gas tossici. Da sola, invece, non espone a rischi.   »

Idronefrosi del feto

03/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

È importante individuare con l'ecografia eventuali anomalie dell'apparato urinario, per avere modo di sottoporre il neonato a tutte le indagini del caso subito dopo il parto.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti