Ureaplasma: come si può eradicare definitivamente?

Dottor Gaetano Perrini A cura di Gaetano Perrini - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/03/2022 Aggiornato il 14/03/2022

L'ureaplasma appartiene all'ecosistema vaginale quindi se non dà luogo a sintomi non richiede cure.

Una domanda di: Angy
Sono ormai da oltre un anno positiva ad Ureaplasma (ma forse me lo trascinavo da prima) individuato tardi purtroppo (ho fatto un tampone in autonomia perché il ginecologo minimizzava le perdite) e inaspettatamente peggiorato (da 100.000 a 1.000.000 nonostante netta diminuzione delle perdite) dopo 2 cicli di antibiotici + lavande varie, fermenti lattici per via orale e locale, diversi ovuli antibiotici (cleocin,chemicetina). Ora sono al terzo ciclo di antibiotici(stavolta doxiciclina) + ovuli meclon e ancora fermenti. Il bruciore è sparito e le perdite diminuite, ma temo che a fine cura il batterio sarà ancora lì. Come poterlo eradicare definitivamente? C’è il rischio di infertilità o di compromettere una futura gravidanza?

Dottor Gaetano Perrini
Dottor Gaetano Perrini

Buongiorno signora, l’infezione da ureaplasma è molto comune. Il trattamento antibiotico viene di solito effettuato nel caso in cui siano presenti dei sintomi in quanto è un germe così frequentemente presente che non sempre viene considerato patogeno. Nel caso in cui sia sintomatico l’antibiotico di prima scelta è la josamicina.
Nel caso in cui risulti ancora presente ad un tampone di controllo può essere indicata la doxiciclina .
E raccomandata la terapia di coppia e la valutazione del liquido seminale del partner in quanto talvolta il germe può interessare la ghiandola prostatica e, di conseguenza, essere persistente nella coppia. Di per sé l’ureaplasma non fa particolamente paura, perché fa parte dell’ecosistema vaginale. Posto questo quando dà sintomi è giusto trattarlo perché significa che ha preso il sopravvento sugli altri microorganismi. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti