Utero a “T”: è vero che è causa di parto pretermine?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Elisa Valmori - Dottoressa specialista in Ginecologia Pubblicato il 13/07/2022 Aggiornato il 19/07/2022

Non ci sono evidenze scientifiche a supporto dell'ipotesi che un utero a "T" possa influire in modo negativo sul buon esito della gravidanza.

Una domanda di: Irene
Gentilissima Dottoressa Valmori, sono appena entrata alla trentaquattresima settimana e mi avvio alla conclusione di questa gravidanza piena di tante ansie e angosce. Volevo domandarle, visto che non ho avuto una risposta precisa dal mio curante, se l’utero a T comporta parti pretermine. Da ciò che mi è stato riferito dal centro che me lo ha diagnosticato è un utero a T shaped non infantile, che prima veniva operato e che adesso si considera una variante dell’utero convenzionale. Il mio ginecologo sostiene che predispone a parti lievemente pretermine. Su internet non ho letto nulla in merito al termine della gravidanza. Potrebbe gentilmente chiarirmi questo aspetto? La ringrazio in anticipo e le porgo affettuosi saluti.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, forza e coraggio! Ma lo sa che ormai se partorisce il suo bimbo/a è praticamente pronto? Mi sembra questo il dato più rilevante, ormai lei è arrivata alla trentaquattresima settimana! Bisogna festeggiare questo traguardo e provare a mettere tra parentesi la diagnosi di utero a T che le è stata fatta e che immagino sia suonata come un “sei fatta male, non siamo sicuri che tu sia adatta a diventare madre”. Di certo i miei colleghi questa frase non l’hanno detta né pensata, ma immagino ci si possa sentire così a ricevere questo tipo di diagnosi (un po’ come per il capezzolo introflesso del seno: niente paura anche per quello…il bimbo si attacca e ciuccia benissimo anche così). Mi dispiace molto che lei abbia passato una gravidanza piena di ansia e angoscia: di certo non è lo stato d’animo ideale per una “dolce attesa”! Però ci tengo a dirle di non temere di aver condizionato negativamente il suo piccolo con le sue emozioni. Una psicologa di nome Giuliana Mieli una volta mi ha folgorato dicendo che noi cerchiamo la felicità perché l’abbiamo provata nella pancia della nostra mamma. Fortunatamente, il bambino/a è al sicuro e in pace anche se la mamma non è serena e rilassata (quante urlate si sono presi i miei figli in pancia mentre sgridavo i loro fratelli…eppure nessuno ha avuto poi problemi di udito!) Tornando al suo utero T shaped, sarei invece fiduciosa che sia perfettamente in grado di arrivare almeno fino alla 37° settimana (dopo di che, non è più prematuro se viene al mondo il suo piccolo eroe). Dal punto di vista medico, non ci sono ancora evidenze certe che l’utero a T sia da correggere chirurgicamente e che possa incidere in modo negativo sul buon esito della gravidanza. Proporrei di mettere tra parentesi anche il rischio di prematurità…cosa ne dice? In ultimo, mi permetto di ripetere il detto “volere è potere”. In gravidanza la determinazione della mamma può fare veramente la differenza. Parli col suo bimbo/a e lo avvisi che è meglio che aspetti ancora un po’ a fare capolino…loro ci ascoltano sempre, non perdiamo l’occasione di metterli a parte delle nostre preoccupazioni e raccomandazioni. Vedrà che andrà tutto per il meglio e che la vostra avventura sarà meravigliosa: ve lo auguro di cuore! Cordialmente.

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