Vaccinazione antipertosse in gravidanza: è giusto farla?

Dottor Antonio Clavenna A cura di Antonio Clavenna - Dottore specialista in Farmacia Pubblicato il 23/04/2019 Aggiornato il 23/07/2024

Da alcuni anni la vaccinazione antipertosse è raccomandata in gravidanza. Viene somministrata insieme all'antitetanica e all'antidifterica, di norma tra la 27ma e la 30ma settimana.

Una domanda di: Vittoria
Gentile dottore,
sono al quinto mese della mia prima gravidanza e un’ostetrica mi ha consigliato di eseguire il vaccino antipertosse per assicurare al mio bambino, una volta nato, la protezione contro la malattia. E’ opportuno secondo lei questo suggerimento? (Nessuna delle mie amiche ne ha mai sentito parlare). E se sì, vale anche nel caso in cui io da piccola fossi stata vaccinata? (I miei genitori non ricordano con sicurezza anche se credono di sì). In pratica mi conviene comunque ripetere la vaccinazione o sarebbe meglio eventualmente farla solo se non fossi stata vaccinata? Vorrei tanto un parere sicuro. Grazie davvero.

Antonio Clavenna
Antonio Clavenna

Gentile signora Vittoria,
da alcuni anni la vaccinazione antipertosse (somministrata insieme all’antitetanica e all’antidifterica) è tra quelle raccomandate in gravidanza. I dati disponibili indicano come periodo maggiormente indicato per questa vaccinazione quello tra la 27a e la 30a settimana. Gli anticorpi materni che si formano dopo il vaccino passano al feto e consentono di proteggere il neonato nei primi due mesi di vita, quando è troppo piccolo per essere vaccinato e in un periodo in cui l’infezione da batterio della pertosse potrebbe causare sintomi molto gravi. Gli studi disponibili indicano, inoltre, che la vaccinazione difterite-tetano-pertosse in gravidanza non è associata a un aumento dei rischi per il feto.
Il vaccino contro la pertosse dà una protezione di durata limitata; anche se è stato eseguito in passato, è pertanto necessario vaccinarsi nuovamente. La ragione per la quale è necessario ricorrere alle tre vaccinazioni insieme (difterite-tetano è che in Italia (ma non solo) non è più disponibile in commercio il vaccino monocomponente contro la pertosse. La raccomandazione è di effettuarla in occasione di ciascuna gravidanza, indipendentemente dal lasso di tempo trascorso dalla vaccinazione precedente. Gli esperti dei Centers for Disease Control degli Stati Uniti ritengono oggi alquanto improbabile il rischio di reazioni avverse dovuto all’eventuale somministrazione ravvicinata del vaccino antitetanico. Cordiali saluti.

Il parere dei nostri specialisti ha uno scopo puramente informativo e non può in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o al rapporto diretto con il medico curante. I nostri specialisti mettono a disposizione le loro conoscenze scientifiche a titolo gratuito, per contribuire alla diffusione di notizie mediche corrette e aggiornate.

Se non trovi la risposta al tuo quesito, fai la tua domanda ai nostri specialisti. Ti risponderemo prima possibile. Fai una domanda all’esperto

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti