Vampate e stato d’ansia in gravidanza

Dottor Claudio Ivan Brambilla A cura di Claudio Ivan Brambilla - Dottore specialista in Ginecologia Pubblicato il 14/12/2020 Aggiornato il 01/01/2021

In gravidanza, la permanenza in ambienti molto caldi, specialmente se i livelli di ferro sono più bassi di quanto dovrebbero, possono dare luogo a sintomi molto spiacevoli.

Una domanda di: Patrizia
Egregio Dottor Brambilla,
le riscrivo dopo un po’ di mesi in quanto mi ha mostrato una sensibilità
oltre che preparazione professionale che non ho riscontrato in altri medici.
Sono al quinto, quasi sesto mese di gravidanza e già da diverse settimane
mi vengono delle vampate in viso e poi tachicardia però quest’ultima non
so se sia la conseguenza del calore o della paura che puntualmente
sopraggiunge in quanto mi preoccupano. Mi succede sia quando non mi sento a
mio agio in un ambiente troppo caldo, sia se penso a qualcosa che mi agita.
Mi chiedo: sono sbalzi ormonali o attacchi di panico, visto che presa dalla paura
mi stendo e dopo una decina di minuti tutto rientra? Se sono dipese da sbalzi
ormonali da quale causa sono scaturite e se sono pericolose. C’è un rimedio
che possa prevenirle?
La ringrazio per l’attenzione.
Cordiali saluti.

Claudio Ivan Brambilla
Claudio Ivan Brambilla

Gentile Patrizia,
non so se possa rincuorarla, ma quanto descrive è abbastanza frequente ed è conseguenza di varie concause, nessune delle quali è preoccupante per quanto riguarda l’andamento della gravidanza. Le vampate di cui lei parla possono essere dovute sia a momenti di agitazione (non a caso, compaiono negli ambienti dove fa molto caldo, dove quindi può venire a mancare una corretta aerazione e, di consegunza ci si può trovare in carenza di ossigeno) e possono anche essere in relazione con le modificazioni dell’assetto ormonale che caratterizzano la gravidanza. A questo si aggiunge la diminuzione del ferro circolante (ferritina) non certo infrequente durante la gravidanza. A questo proposito riterrei opportuno ricorrere fin da subito a un integrazione di ferro trivalente che l’aiuterebbe a stare meglio. Desidero comunque ripeterle che quanto mi ha descritto non espone a rischi né lei né il suo bambino. Cari saluti.

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