Viaggio in Egitto nel terzo trimestre di gravidanza: si può fare?

Dottoressa Elisa Valmori A cura di Dottoressa Elisa Valmori Pubblicato il 06/11/2023 Aggiornato il 08/11/2023

Se la gravidanza è fisiologica, ovvero sta procedendo senza alcuni intoppi si possono tranquillamente affrontare un viaggio in aereo e un soggiorno all'estero.

Una domanda di: Giorgia
Scrivo perché io e il mio compagno avevamo programmato un viaggi in Egitto, precisamente a Sharm, lui andrà per lavoro e io andrò con lui, il tutto è stato organizzato in tempi non sospetti. Nel frattempo abbiamo scoperto di aspettare una bambina e il giorno della partenza sarò a 29+4 settimane di gravidanza, secondo lei posso partire e stare tranquilla o sarebbe meglio evitare? Preciso che io sono stata bene tutta la gravidanza e continuo a stare bene, a parte un po’ di mal di schiena e un po’ di reflusso del quale soffrivo già prima della gravidanza. E aggiungo anche che l’ostetrica che segue la mia gravidanza mi ha detto non esserci alcuna controindicazione a viaggiare in gravidanza, ma di fare molta attenzione ad acqua e cibo. Sono molto combattuta e mi piacerebbe ricevere un suo parere in merito. In attesa di un suo gentile riscontro porgo cordiali saluti.
Elisa Valmori
Elisa Valmori

Salve cara signora, in effetti anch’io sono dello stesso avviso dell’ostetrica. Se la sua gravidanza sta proseguendo senza intoppi e se va in un luogo dove non siano a rischio di contaminazione l’acqua e il cibo…direi che i benefici sono certamente superiori ai rischi! Di sicuro è più facile viaggiare con un feto nella pancia piuttosto che con un neonato nella carrozzina! Ma a 29 settimane immagino che la sua pancia sarà comunque piuttosto evidente, motivo per cui è possibile che la compagnia aerea le richieda il certificato della ginecologa curante che attesti sia la settimana di gestazione (attuale e al momento del volo) che l’assenza di controindicazioni mediche al decollo. Presumo che il viaggio non durerà più di una/due settimane per cui sarà sufficiente un solo certificato “lasciapassare”. Una volta là, cerchi di riposare e limiti al minimo gli sforzi fisici (che so, trascinare valigie o salire le scale a piedi invece che prendere l’ascensore) di sicuro ci saranno cose bellissime da vedere ma…senza fretta! Detto questo non mi resta che augurarle di…fare buon viaggio! Cordialmente.

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